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Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2012 alle ore 08:52.

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Smart mobility, smart cities: insomma una smart economy, dove "smart" sta per una migliore qualità di vita e un minor impatto ambientale, grazie all'utilizzo intelligente delle tecnologie.

È questo lo scenario su cui si concentra la 38^ edizione del Forum Ambrosetti, di cui "L'Impresa", il mensile di management del Gruppo 24 ORE in edicola dal 5 settembre, anticipa in esclusiva i contenuti, con interviste a esperti internazionali che saranno presenti nella tre giorni a Cernobbio, dal 7 al 9 settembre.

Sul fronte economico, l'economista superstar Nouriel Roubini (emerso agli onori della cronaca per aver previsto la crisi del mercato immobiliare americano e la conseguente recessione mondiale nel 2008) spiega quali sono le condizioni che possono scatenare o prevenire la "tempesta perfetta" prevista per il 2013. Roubini sottolinea come la situazione del 2012 si duplicherà nel 2013 e non vede ancora un'uscita dal tunnel. Soprattutto ritiene con tutta probabilità che la Grecia uscirà dall'euro nei prossimi 12-18 mesi. E ne spiega i motivi nell'intervista a pag. 43.

Sul fronte innovazione, Lim Chuan Poh, Chairman della Agency for Science, Technology and Research (Astar) di Singapore, e David Gann, Chair in Technology and Innovation mangement all'Imperial College Business School di Londra, raccontano i motivi per cui le tecnologie nei prossimi 5-10 anni avranno un impatto critico sul futuro dello sviluppo globale e perché il progresso si esprimerà soprattutto nella trasformazione delle città e della mobilità.

Sarà una progressione inarrestabile. Nel 2050 il pianeta sarà infatti abitato da 9,8 miliardi di persone, tre quarti delle quali abiteranno in un ambiente urbano. In questo scenario futuro che ci aspetta, già nei prossimi anni vedremo novità che arrivano dal potenziamento delle tecnologie esistenti.

La cosa più importante sarà l'"Internet of things", assieme al cloud computing, con integrazione di sistemi fisici e digitali nelle infrastrutture delle città. "Saranno fondamentali per il futuro" – spiegano Lim Chuan Poh e David Gann – gli ambiti delle energie rinnovabili, che secondo le stime dell'Onu entro il 2050 dovranno fornire l'80 per cento del fabbisogno mondiale. Per raggiungere questo obiettivo sarà essenziale la capacità dei governi di integrare settori pubblici diversi con privati, in un crescendo di importanza delle città rispetto agli Stati. Seoul, Pechino, Shangai, ma anche San Diego e Boston sono esempi di mega-regioni in cui vengono promossi innovazione, collaborazione e spirito imprenditoriale, a livello cittadino".

Passando poi dallo scenario globale all'Italia, Lorenzo Fiori, direttore Strategie di Finmeccanica e Barbara Frei, amministratore delegato di Abb anticipano a "L'Impresa" i risultati delle ricerche in tema di smart mobility e smart cities applicate alla realtà territoriale italiana. Gli italiani spendono il 25% del tempo in più rispetto agli altri europei per burocrazia e servizi. Rendere le città italiane più intelligenti significa migliorare la vita dei cittadini. A pag. 47 de "L'Impresa" vengono date le anticipazioni delle ricerche di Finmeccanica e Abb, che verranno presentate al Forum Ambrosetti.

Lo scenario, che verrà descritto da Barbara Frei, si svilupperà su alcuni punti chiave: "smart energy (produzione di energia, integrazione delle rinnovabili, infrastruttura smart grid, efficienza energetica), smart buildings (efficienza delle infrastrutture e degli elettrodomestici), smart mobility (mobilità elettrica e infrastrutture per la ricarica) e smart resources (risorse idriche e dei rifiuti)".

L'Impresa, il mensile di management del Gruppo 24 ORE, è in edicola da domani mercoledì 5 settembre ed è partner – per la sesta volta consecutiva – del forum Ambrosetti, che quest'anno si terrà a Villa Este di Cernobbio dal 7 al 9 settembre.

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