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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2012 alle ore 08:14.

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MONZA
Il vento della crisi viene superato in velocità dalle auto di Formula 1 a Monza, dove oggi si terrà il Gran premio d'Italia. Un evento che - come spiegano i numeri raccolti dall'Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza - genera nell'area briantea una sessantina di milioni e 150mila spettatori, tra prove libere, ufficiali e gara.
Intanto oggi il pilota britannico Lewis Hamilton partirà in pole position, davanti al compagno di squadra Jenson Button. Terza la Ferrari di Felipe Massa, mentre é solo decimo, per problemi tecnici, Fernando Alonso. «Questo problema non ci voleva – ha detto il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo –. Partire così dietro in un circuito dove é difficile superare è un problema. Fernando poteva conquistare la pole: in tutte le qualifiche è stato il più veloce». Ieri nel paddock di Monza la Ferrari ha messo all'asta una 599XX Evo e gli 1,4 milioni offerti dall'americano Benjamin Sloss sono stati destinati alle famiglie vittime del terremoto in Emilia.
Problemi sportivi a parte, l'indotto turistico "diretto" generato dal Gran premio ammonta, in una sola settimana, a quasi 31 milioni. Di questi, il 33% (10,1 milioni) è rappresentata dalla ricettività alberghiera ed extralberghiera, mentre lo shopping vale per il 32,6%, pari a 10 milioni, Inoltre, il Gran premio porta poi benefici anche al settore della ristorazione per 8,2 milioni e al comparto della mobilità che, fra trasporti e parcheggi, guadagna 2,3 milioni.
La corsa rappresenta un buon affare non solo per Monza e la Brianza, ma anche per un'area più vasta: infatti, l'edizione 2012, se porta un indotto turistico di quasi 16 milioni nelle casse di albergatori, ristoratori e commercianti monzesi e brianzoli, genera anche un fatturato di oltre 9 milioni nell'area milanese, così come 3,3 milioni nelle località lacustri della provincia di Como e quasi un milione in quella di Lecco.
Il turista che segue il Gran premio direttamente dagli spalti dell'autodromo monzese è soprattutto uomo (79,3% sul totale del pubblico partecipante) e giovane: il 61% ha meno di 40 anni. Inoltre il 43% dei tifosi appartengono alla classe media (16% studenti, 14% impiegati, 13% operai) mentre il 4% sono dirigenti. Complessivamente, la trasferta monzese viene giudicata positivamente da turisti stranieri e italiani, che spesso assistono alla manifestazione più di una volta.
Il valore del brand del Gran premio d'Italia è stato stimato dalla CdC di Monza in 3,8 miliardi. E questo è l'anno in cui la corsa monzese si svolgerà anche su Internet: nei giorni scorsi hanno incominciato a crescere i post su Twitter in ogni parte del mondo, ma in special modo da Inghilterra ed Irlanda (da dove provengono il 47,8% dei messaggi), dalla Spagna (11,3%) e, ovviamente, dall'Italia (9%). Inoltre, da un altro social network arriva la conferma che chi si è recato a Monza in questi giorni lo vuol far sapere a tutti: infatti, da mercoledì scorso l'autodromo compare tra i luoghi in cui è stato effettuato il check-in con Foursquare, la più conosciuta rete di geolocalizzazione del mondo.
franco.sarcina@ilsole24ore.com
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