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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2012 alle ore 06:40.

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Volkswagen Golf 7 e Opel Adam. Ecco le vedette dell'edizione 2012 del Salone dell'auto di Parigi: una kermesse iniziata per il pubblico sabato e che resterà aperta fino al 14 ottobre. È uno show dei motori in pieno tempo di crisi (per l'auto in Europa), dove si è visto il coraggio di molti costruttori nello spingere sull'acceleratore per creare e proporre vetture in grado di attrarre clienti vessati dal caro benzina, dai blocchi della circolazione e avviliti da una situazione economica che certo non è propizia per i consumi.
Ma torniamo alle auto. La star indiscussa è certamente la Volkswagen Golf, settima generazione della regina d'Europa, che adesso è stata disegnata, come la prima "by Giugiaro" del 1974, sotto la guida di un illustre italiano: Walter de Silva, capo dello stile del gigante di Wolfsburg. Al salone era presente anche in edizione Gti, contraddistinta dal classico filetto rosso sulla calandra (che ora arriva fin dentro i gruppi ottici) e dai mitici interni a scacchi. Sotto il cofano ha un motore Tfsi da 220 cavalli. I tedeschi di Vw erano in gran spolvero con Audi, che ha messo sotto i riflettori la A3 Sportback, mentre Seat, la marca spagnola del gruppo, puntava le sue carte sulla nuova Leon, terzo modello basato sulla rivoluzionaria piattaforma Mqb.
Al salone si nota anche il pressing dei coreani, che proprio in chiave anti-Golf hanno portato la Kia pro cee'd e la Hyundai i30 a tre porte. Le case tedesche premium (si veda il pezzo a destra) erano concentrate più sul fronte delle concept, Bmw in primis con una vettura che anticipa la rivoluzione di Monaco: la trazione anteriore.
In casa Ford debutta la nuova Mondeo. Mazda ha messo in mostra la terza serie della 6. Opel ha tolto definitivamente i veli alla piccola Adam. Una citycar sfiziosa che ambisce all'area premium. Con questa vettura la casa del lampo intende giocare una partita intrigante, ma rischiosa: andare a competere con mostri sacri come Mini e Fiat 500. La piccolina di Rüsselsheim punta sulla simpatia, sui colori, sullo stile e sulla personalizzazione estrema. Le carte in regola ci sono, ma per fare breccia Opel deve riuscire a creare un fenomeno di moda per poter dire la sua nel settore delle piccole glamour-chic. E qui un posto d'onore spetta certamente alla Mini Paceman, intrigante versione due porte del best seller Countryman, che fonde due tipologie di auto: il suv e la coupé.
I padroni di casa, ovvero le marche francesi, non hanno fatto fuochi d'artificio. Sotto i riflettori dello stand Renault c'era una grande novità (anche se già svelata, ma mai in un salone): la Clio, un'auto importante per la Regie e che serve ad andare oltre la strategia dell'elettrico, che negli ultimi anni ha condizionato forse troppo gli sforzi della casa. Peugeot (si veda pezzo a fianco) ha messo in vetrina la 2008, studio di crossover di taglia cittadina. Inoltre a Parigi erano in mostra due versioni nuove della 208: la XY e la Gti.
Fra le giapponesi un posto di rilievo spetta certamente alla nuova edizione della Toyota Auris. La media nipponica si ripresenta con un abito più moderno e attraente, lontano dallo stile serio e triste del modello attuale. Ma non solo: la Auris diventa anche wagon con una versione interessante (soprattutto per il mercato europeo e italiano). Si chiama Toyota Auris Touring Sports e inevitabilmente sarà spinta anche dal classico sistema ibrido che è ormai il marchio di fabbrica di Toyota.
A proposito di "green", l'elettrico quest'anno a Parigi era meno evidente, forse la sbornia da ioni di litio sta passando e si sta puntando su tecnologie verdi più efficaci come il sistema Plug-in hybrid, che come ha detto il ceo di Volkswagen, Martin Winterkorn, rappresenta il futuro dell'auto.
Ma dalla razionalità passiamo all'emozione con le super car, dove la reginetta di Parigi è stata la Jaguar F-Type Roadster insieme alla McLaren P1 Concept (dunque non definitiva).
Allo stand Ferrari, infine, era in vetrina la cellula abitativa, tutta in carbonio, della futura "Enzo", che sarà presentata il prossimo anno e che è frutto di uno sforzo tecnologico senza precedenti per la casa del Cavallino rampante.
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