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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2012 alle ore 06:43.

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Detassazione delle campagne pubblicitarie sulla carta stampata. Credito d'imposta per l'innovazione tecnologica per un 3% annuo per 5 anni. E infine rinnovo del credito d'imposta per l'acquisto della carta da parte di periodici e quotidiani. Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta, ieri nel corso di un'audizione alla Commissione Cultura alla Camera ha richiamato l'attenzione sull'editoria e sulla crisi che sta vivendo, chiedendo queste tre misure per arginare la congiuntura. La crisi rischia di ripercuotersi sull'intera filiera della carta, dell'editoria e della stampa che in totale contano circa 230mila addetti e cioè «il 5% degli occupati del manifatturiero italiano, dunque una fetta consistente», osserva Medugno.
Se lo scorso anno per la filiera della carta si è chiuso con un calo del 12%, la prima parte di quest'anno ancora una volta è stata caratterizzata dal segno meno. «Abbiamo una situazione di mercato che registra un andamento negativo per una percentuale tra il 7 e l'8% che ci porta a dire che anche quest'anno il calo sarà a due cifre. Sono due anni consecutivi. Questo significa che i fatturati stanno scendendo molto più rapidamente della produzione e che se non si corre ai ripari nell'intera filiera potrebbero esserci diverse migliaia di posti a rischio», avverte Medugno.
Proprio quest'anno il settore ha raggiunto il record di ore di cassa integrazione, superando il numero del 2010, l'anno peggiore. «Da gennaio ad agosto abbiamo totalizzato 18,3 milioni di ore di ammortizzatori superando così il numero record di 17,9 milioni di ore del 2010 – dice Medugno –. Le imprese cercano di resistere, ma la nostra resistenza ha un limite. Per questo chiediamo un intervento in tempi molto rapidi».
Nell'elenco di dati forniti ieri alla commissione in particolare è stato citato il calo drammatico della pubblicità pari al - 13,3% per i quotidiani e al - 14,8% per i periodici nei primi sei mesi del 2012. Per risollevare il mercato pubblicitario della carta stampata il presidente di Assografici, Giovanni Battista Colombo, osserva che «innanzi tutto è necessario che venga introdotta la detassazione per le campagne pubblicitarie, unica misura in grado arrestare l'emorragia di investimenti dalla carta stampata e di rilanciare i consumi interni».
Questo provvedimento, insieme ai crediti d'imposta, però non bastano nel momento in cui si sta andando verso una digitalizzazione sempre più sfrenata. Processo che «è senz'altro positivo come lo è sempre l'innovazione ma che vede i cittadini e le imprese non preparati», sostiene Medugno. Nell'agenda digitale, per esempio, è previsto il passaggio al digitale nell'editoria scolastica entro il 2013, ma con questo passaggio, in questi tempi, «rischiamo di fare una scuola digitale entro il 2013, ma di non avere le imprese in grado di fare i prodotti giusti e gli studenti preparati al passaggio. Diamoci tempi normali. Siamo consapevoli del fatto che bisogna andare verso la digitalizzazione ma cerchiamo di arrivarci tutti nei tempi giusti: per questo chiediamo di prorogare il termine al 2015».
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I NUMERI
-8%
Calo del fatturato
Nei primi mesi dell'anno il fatturato della filiera della carta è sceso ancora e si stima che cali a due cifre a fine 2012
18,3 milioni ore
Cassa integrazione
Nel periodo gennaio-agosto 2012 la Cig ha superato il record del 2010
-13,3%
Calo della pubblicità
Nei quotidiani nel I semestre è stato di oltre il 13% e per i periodici del 14,8%

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