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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2012 alle ore 17:02.

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Il presidente di Geox, Mario Moretti Polegato, e il ministro serbo dell'Economia, Mladjan Dinkic, hanno siglato oggi a Vranje (sud) il contratto per lo sbarco nel comune serbo del colosso italiano delle calzature. In vista un impianto produttivo che impiegherà 1.250 operai per un investimento di 15,8 milioni di euro. Lo ha annunciato il ministero dell'Economia di Belgrado su Twitter.

«L'investimento in Serbia sarà un gioiello ad alto livello tecnologico che consentirà all'azienda di crescere globalmente» ha dichiarato Moretti Polegato alla cerimonia di firma, citato dal ministero dell'Economia. Presente anche il premier di Belgrado, Ivica Dacic. Il nuovo sito produttivo realizzerà calzature di alta qualità per donne con una capacità di 1,25 milioni di paia di scarpe l'anno. «Sulla base delle condizioni di mercato, siamo disposti in futuro a raddoppiare la capacità» della fabbrica di Vranje, ha indicato ancora il presidente Geox.

Dal governo serbo 9mila euro per ogni nuovo assunto
Da parte sua, il governo serbo contribuisce all'investimento 9mila euro per ogni nuovo assunto, rientrando Vranje tra le zone «altamente disagiate» del Paese, beneficiarie delle massime quote di incentivi. «Quello che la Fiat significa oggi per Kragujevac (centro), significherà Geox per lo sviluppo di Vranje» ha indicato il ministro dell'Economia, Dinkic. «Un giorno come questo - gli ha fatto eco il premier, Dacic - non è importante solo per Vranje, ma per tutta la Serbia la quale, grazie agli investimenti di tale portata, viene trainata fuori dalla crisi economica».

Domani a Roma la visita di Stato del presidente serbo, Nikolic
L'Italia «resta un Paese amico e un partner chiave politico ed economico» della Serbia. Lo ha detto il premier di Belgrado, Ivica Dacic, intervenendo all'odierna cerimonia di firma del contratto per lo sbarco produttivo di Geox nel Paese balcanico. La firma arriva esattamente alla vigilia della visita di Stato, domani a Roma, del presidente della Repubblica serbo, Tomislav Nikolic. Dopo l'approdo di Fiat, Benetton, Seci Maccaferri ed altri numerosissimi gruppi medi e piccoli, con Geox la Serbia si conferma nuovamente paese di sbocco per gli investimenti italiani, nel quadro di solide relazioni bilaterali: Roma è in prima linea tra i 27 Paesi Ue nel sostenere il cammino europeo di Belgrado, anche nei momenti, come l'attuale, di maggiore difficoltà.

Non è un caso che nel 2009 la Serbia abbia stretto proprio con l'Italia la prima partnership strategica mai siglata prima con un Paese Ue. Da allora, con cadenza periodica, i due Paesi si incontrano in un maxi vertice inter-governativo: l'ultimo risale a marzo scorso, primo summit di questo livello affrontato dal governo di Mario Monti, giunto per l'occasione nella capitale serba accompagnato da sette suoi ministri. Monti e Nikolic si incontreranno anche domani, ma solo dopo che il capo di Stato serbo sarà ricevuto dal suo omologo italiano, Giorgio Napolitano. Previsto, inoltre, un colloquio con il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Anche questa visita di Stato è la prima che Nikolic effettua in un Paese Ue dopo la sua elezione, a maggio.

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