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Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2012 alle ore 06:45.
BOLOGNA
Il Saie 2012, in calendario da ieri a domenica 21 ottobre alla Fiera di Bologna, apre all'insegna della ricostruzione dopo il sisma che, nello scorso mese di maggio, ha colpito l'Emilia.
«Abbiamo bisogno di più sicurezza e di maggiore prevenzione, di fare del terremoto un elemento certamente non prevedibile, ma controllabile», afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, tagliando il nastro della 48esima edizione del salone internazionale dell'edilizia. Evento centrale della manifestazione è il forum «ricostruiamo l'Italia», in cui saranno esposte le innovazioni per la sicurezza sismica di oltre 200 aziende e centri di ricerca. Il forum si è aperto ieri mattina con un convegno cui hanno partecipato Catricalà, l'assessore alle Attività produttive dell'Emilia-Romagna, Giancarlo Muzzarelli, il presidente di Ance, Paolo Buzzetti, il sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli, il presidente del consiglio degli ingegneri, Armando Zambrano e Leopoldo Freyrie, presidente del consiglio nazionale degli architetti.
«Qui inizia il nostro impegno per la ricostruzione post-terremoto e vogliamo portarlo avanti», assicura il numero uno della Fiera di Bologna, Duccio Campagnoli, aprendo i lavori del forum. «Non possiamo essere lasciati soli» è l'appello lanciato dal sindaco di Finale Emilia.
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