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Questo articolo è stato pubblicato il 23 ottobre 2012 alle ore 16:08.

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L'aeroporto di ForlìL'aeroporto di Forlì

L'aeroporto "Luigi Ridolfi" di Forlì, il terzo in ordine di dimensioni della regione Emilia-Romagna, verrà presto privatizzato. E' stato infatti presentato oggi a Milano il bando di concorso internazionale -aperto quindi non solo a soggetti italiani e dell'Unione europea, ma anche extracomunitari- per l'affidamento da parte dell'Enac (l'Ente Nazionale dell'Aviazione Civile) della gestione totale dello scalo aereo romagnolo.

Il «fee» di ingresso per l'acquisizione della concessione è di 5,7 milioni di euro, una cifra che, secondo Riccardo Roveroni, accountable manager di Seaf (la società che attualmente gestisce l'aeroporto) «è sottodimensionata rispetto all'utilità pluriennale dell'investimento». A questa cifra, si aggiungono circa 1,3 milioni di euro per le attrezzature aeroportuali e la società che si occupa della gestione della struttura, personale compreso. Si tratta del primo caso in Italia di privatizzazione di una società di gestione aeroportuale effettuata attraverso un bando di gara internazionale.

La concessione verrà offerta per un periodo compreso tra 20 e 40 anni. Il sindaco di Forlì, Roberto Balzani, ha spiegato che gli enti locali «sono disponibili a garantire, nelle forme consentite dalla legge, un contributo allo start up di almeno un milione di euro all'anno per una durata di tre/cinque anni; a questo si aggiungono due milioni di euro già stanziati dalla regione Emilia-Romagna».

I partecipanti al bando dovranno presentare i dettagli dell'offerta entro il 10 dicembre di quest'anno. Per maggiori informazioni e per scaricare il testo del bando, è stata approntata una pagina apposita sul sito della Camera di commercio di Forlì/Cesena: http://www.fc.camcom.it/promozione/bando_aeroporto/.

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