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Questo articolo è stato pubblicato il 03 novembre 2012 alle ore 09:08.

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Alle 6,30 di ieri mattina la cella numero 1124 dello stabilimento Alcoa di Portovesme è stata spenta. È accaduto con un giorno di anticipo. «Il giorno più triste» l'hanno definito i sindacati che hanno annunciato lo spegnimento. Il giorno più triste che arriva dopo mesi di proteste, di mobilitazioni spesso dolorose, di cortei. Fuori dallo stabilimento un gruppo di operai hanno aspettato l'inizio del «giorno più brutto della fabbrica». A eseguire l'operazione una squadra di cinque persone in turno. «Alle 6,30 è stata staccata la corrente e tolta la tensione - spiega Marco Perra, operaio impegnato da 25 anni in fabbrica - a quel punto sono stati sollevati gli anodi e staccati dai catodi».
Con la cella 1124 è stata spenta anche la 1126, le ultime, come ha spiegato Ignazio Cerniglia, capoturno della squadra in sala elettrolisi che ha concluso le operazioni. «È da tre mesi che viviamo questa situazione - racconta - quello di oggi era un giorno particolare perché abbiamo finito di dare il colpo di grazia». E il futuro? «Anche se qua si è preparati per un probabile riavvio - spiega - in cuor mio non vedo speranza. Non penso che i ministri il 13 novembre troveranno una soluzione al problema». E sull'incontro del 13 è giunta in serata una nota del ministero che ha spiegato come «quello che il Governo intende realizzare, il 13 novembre, è un confronto a tutto campo sui problemi aperti nel Sulcis, compresi - nello specifico - quelli della filiera dell'alluminio, quindi di Eurallumina e Alcoa». La nota ha quindi confermato che «come già annunciato, la delegazione ministeriale, composta dai ministri Corrado Passera e Fabrizio Barca e dal sottosegretario Claudio De Vincenti, farà tappa nella zona del Sulcis-Iglesiente poi, nel pomeriggio, si sposterà a Cagliari».
Dal ministero viene comunque confermato che l'obiettivo è accelerare i tempi, anche alla luce del fatto che resta sul tavolo la trattativa con fondo Klesch, alla quale si è aggiunta quella con un fondo americano e un gruppo cinese. Intanto nel pomeriggio d'ieri una riunione del coordinamento sindacale, convocato dai segretari territoriali di Fiom, Fim e Uilm per illustrare i risultati del vertice in Questura a Cagliari - che avrebbe dovuto stabilire l'organizzazione della manifestazione del 6 - si è trasformata nell'occasione per fare il punto sulle prossime mosse. «Nel corso dell'incontro si decideranno quali soluzioni alternative adottare - hanno spiegato i sindacati - certo la situazione è seria, considerato il fatto che oggi gli impianti si sono fermati».
Questo comunque prima che arrivasse la notizia che la manifestazione del 6 novembre non si farà. Il no ufficiale è giunto in serata, dalla capitale non sono arrivate le necessarie autorizzazioni e i tempi sono ormai troppo stretti per mobilitare i circa 500 lavoratori. «Hanno bocciato anche la proposta di un sit-in in piazza Montecitorio perché siamo troppi», ha spiegato dopo l'incontro Rino Barca, delegato Cisl. Barca ha poi annunciato che i lavoratori dell'Alcoa proseguiranno - da oggi al 13 novembre - con le loro iniziative di protesta in Sardegna. «Decideremo tutti assieme cosa fare e qualcosa faremo di sicuro», ha precisato il sindacalista assicurando che lo stabilimento, anche se fermo, verrà presidiato dagli operai.
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500
Gli addetti diretti
Il numero complessivo dei lavoratori diretti presso lo stabilimento Alcoa di Portovesme
200
I contrattisti
Secondo gli accordi tra le parti sociali sono previsti gli ammortizzatori sociali anche per i cosidetti contrattisti
300
L'indotto
Stima sugli addetti dell'indotto Alcoa di Portovesme
2
Gli impianti
La multinazionale Alcoa ha due impianti nel nostro Paese, oltre a quello sardo di Portovesme dispone di uno stabilimento a Fusina (Venezia) con due unità produttive di laminati (300 addetti); a Milano il quartier generale Italia della multinazionale
200
Il network globale
La multinazionale svizzera dispone complessivamente di una vasta rete di strutture operative e direzionali nel mondo
25
Il giro d'affari
Il volume d'affari complessivo il dollari del gruppo Alcoa secondo i dati del bilancio 2011, la multinazuionale è leader mondiale nella produzione di alluminio primario e secondario, nonché il maggiore raffinatore di allumina e minatore di bauxite del mondo
27%
La quota Ue
Stima sul peso dell'Europa sui ricavi globali Alcoa, la maggior parte del fatturato (49%) viene realizzata negli Usa

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