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Questo articolo è stato pubblicato il 04 dicembre 2012 alle ore 06:43.
MILANO
Una Prima ad emissioni zero, per presentare al meglio il nostro Paese al mondo. Il prossimo 7 dicembre due delle anime più importanti dell'Italia di cui vorremmo sentire parlare sempre di più si presentano insieme. La prima è l'anima culturale, quella della grande musica, con il Lohengrin di Richard Wagner alla Scala, nella tradizionale serata che inaugura la stagione del teatro più famoso del mondo. La seconda è l'Italia dello sviluppo intelligente, che non scende a compromessi con l'ambiente: le centrali idroelettriche di Edison sul fiume Adda, la Bertini entrata in servizio nel 1898, la Esterle del 1914 e la Semenza del 1920 permetteranno di azzerare le emissioni in occasione della Prima, evitando l'inserimento di 64 tonnellate di CO2.
Un rapporto, quello tra Edison e l'Opera meneghina, di lunga data. L'azienda energetica fu infatti la prima, un anno dopo dopo la sua fondazione, a fornire la luce alla Scala grazie alla centrale di Santa Radegonda, il primo impianto termoelettrico d'Europa. La centrale illuminò 129 anni orsono l'affollatissima Prima della "Gioconda" di Ponchielli, con 2.280 lampadine elettriche. Una "prima" quindi anche per la neonata fonte di illuminazione elettrica, che venne ricordata nei giorni seguenti dal Corriere della Sera di Eugenio Torelli Viollier, cofondatore e direttore del giornale milanese: «Per quante illuminazioni straordinarie siano state fatte al teatro alla Scala, nessuna è riuscita così splendida per intensità, ed insieme per eleganza».
Quest'anno, in occasione dei 130 anni dalla fondazione di Edison, la tradizionale inaugurazione della stagione scaligera - proposta in diretta su Rai5, che dedicherà all'evento cinque ore di trasmissione - sarà completamente "green". «La sostenibilità - ricorda l'amministratore delegato di Edison, Bruno Lescoeur - è da sempre un motore di crescita per Edison che, attraverso la Prima della Scala ad emissioni zero, conferma il proprio impegno nei confronti delle generazioni presenti e future».
franco.sarcina@ilsole24ore.com
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