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Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2012 alle ore 08:14.
Note stonate a Natale. Il versamento dell'Imu lo scorso 17 dicembre ha definitivamente compromesso l'atmosfera di festa delle famiglie italiane. «Siamo finiti in un vicolo cieco – osserva un esasperato Vincenzo Tassinari, presidente del consiglio di gestione di Coop Italia – il prossimo governo dovrà mutare profondamente la politica economica e ridare potere d'acquisto alle famiglie. Altrimenti c'è il baratro».
Qualche giorno fa il Barometro Coop 2012 avvertiva del crollo della propensione all'acquisto in tutte le categorie di prodotti, con punte del -13% per la carne e del -8% per salumi e latticini. Il monitoraggio in tempo reale di Coop è attendibile se si considera che dispone di una rete commerciale estesa e oltre 13 miliardi di fatturato. Ma cos'è successo nelle prime tre settimane di dicembre?
«Un disastro: all'inizio di dicembre i consumatori, già provati, hanno tirato il freno in vista del pagamento dell'Imu. E dopo il 17 dicembre, con la tredicesima semi-prosciugata dall'imposta, hanno speso gli spiccioli».
Qual è la situazione?
Nel food le vendite sono calate mediamente del 5%, con punte del -15% per i prodotti da ricorrenza. Nel non food il colpo di freno è ben superiore: del 12% e con i giocattoli che arretrano del 15-20%, l'abbigliamento del 20% e le Tv del 50%. I regali di Natale scivolano del 10%.
Sul crollo del non food possono aver influito la raffica di promozioni dei negozi tradizionali?
Non più di tanto. Il dato del non food è un trend consolidato da almeno 12 mesi.
Non ci sono note positive?
Se proprio vuole le segnalo un ritorno alla sobrietà. Le vendite di uova e farina crescono di circa il 20%, ma questo perché alcuni consumi "rientrano" in casa con l'obiettivo di risparmiare. In altre parole, si acquistano meno torte e dolci fuori casa e si preferisce prepararli tra le mura domestiche.
Mancano però alcuni giorni importanti a Natale, cambia qualcosa?
Non credo proprio. I problemi sono strutturali e i nodi li deve sciogliere il governo
Non è facile: le elezioni sono a febbraio, poi i tempi per il nuovo governo e i tempi d'implementazione.
È per questo che credo che il 2013 non sarà diverso da questo orribile 2012.
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