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Questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2012 alle ore 08:16.

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ROMA
La bolletta idrica si prepara a diventare più trasparente e a fornire maggiori certezze di finanziamento per i gestori di acquedotti che denunciano la necessità di sostenere da subito investimenti per almeno 5 miliardi all'anno per colmare i ritardi cumulati. L'Autorità per l'energia ha diffuso ieri il metodo tariffario transitorio, in sostanza un insieme di criteri che d'ora in avanti serviranno a quantificare le bollette idriche uniformandole sul territorio nazionale.
Ancora non siamo a una fase in cui, come per l'energia, l'Autorità disciplina periodicamente aumenti o decrementi. Ma ci si comincia ad avvicinare a quell'obiettivo: la fase transitoria durerà fino alla fine del 2014, quando entrerà in vigore una metodologia definitiva, e fino ad allora verrà mantenuta «un'articolazione tariffaria per gestore/ambito analoga alla preesistente». Anche se viene dato a gestori di ambito tempo fino a fine marzo per sottoporre all'Autorità nuove proposte tariffarie per gli ambiti di competenze.
Tra le novità rilevanti dei criteri individuati dall'Authority c'è il meccanismo con il quale le società di gestione potranno ripagare gli investimenti realizzati, meccanismo bloccato con il referendum sull'acqua quando fu abolito il principio della «remunerazione del capitale».
Il sistema che verrà introdotto prevede la copertura dei costi, sia del finanziamento sia degli interessi pagati per ottenere i fondi dalle banche o dal mercato. Ora si chiama «riconoscimento del costo della risorsa finanziaria» e prevede la «copertura integrale dei costi, per sua natura variabile in funzione dell'andamento dei mercato». La differenza rispetto al passato sembra risiedere nel fatto che prima veniva riconosciuta la copertura di un livello medio del costo del capitale (attorno al 7%), mentre d'ora in avanti verrà riconosciuto in tariffa solo il tasso effettivamente pagato di periodo in periodo regolatorio. Tra gli aspetti significativi anche il riconoscimento del costo degli investimenti in bolletta «solo quando le opere saranno realizzate», norma che vige negli altri settori regolamentati, come energia e infrastrutture.
«Il dato più importante è che finalmente esiste un metodo tariffario ed un sistema unico sul quale tutti dovranno confrontarsi – commenta Adolfo Spaziani, presidente di Federutility –. Un reale commento sarà possibile soltanto dopo che il metodo sarà stato declinato nelle diverse realtà. Purtroppo l'Italia dell'acqua non è uniforme ed omogenea come quella dell'energia. Ci sono aziende di diversa forma, scelte dei comuni e degli Ato che negli anni si sono diversificate, a volte accumulando ritardi negli investimenti per non perdere consensi con aumento delle tariffe. Non è da escludere, purtroppo, che si possano innescare contenziosi legali. Come associazione faremo di tutto per evitarli. Qualsiasi metodo sarà però fallimentare se non accompagnato da una garanzia per i finanziamenti necessari agli investimenti. Al settore idrico, per recuperare i ritardi, serve una prima fase di avvio con almeno 5 miliardi all'anno, per scendere a 2,5 quando si giunge a regime».
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L'INIZIATIVA
Il metodo tariffario
L'Autorità per l'energia ha diffuso ieri il metodo tariffario transitorio, un sistema di criteri che serviranno a quantificare le bollette idriche uniformandole sul territorio
La bolletta sarà così più trasparente e fornirà maggiori certezze di finanziamento per i gestori di acquedotti che denunciano la necessità di sostenere investimenti per almeno 5 miliardi l'anno
Le novità
Tra le innovazioni più rilevanti il meccanismo con il quale le società di gestione potranno ripagare gli investimenti realizzati, meccanismo bloccato con il referendum sull'acqua

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