Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2013 alle ore 14:30.

My24

Il gruppo franco-olandese Air France non ha iniziato "alcuna negoziazione" per l'acquisto di "tutte o parte" delle azioni di Alitalia detenute dai soci italiani. Lo afferma un portavoce della società, citato dall'agenzia France Presse.

Air France accelera per la fusione con Alitalia. Secondo quanto scrive il Messaggero, la compagnia francese avrebbe affidato il progetto, in fase ormai avanzata, alla banca d'affari Lazard. Il 12 gennaio, tra una settimana, scade il "lock up" fra i soci della cordata italiana guidata da Intesa SanPaolo, che potranno vendere sul mercato le proprie quote.

C'è un diritto di prelazione per gli stessi azionisti e un'offerta francese deve avere comunque il via libera del cda. Ma Air France, scrive il quotidiano romano, si muove in una posizione di forza, grazie alla ristrutturazione già effettuata e alla attuale capitalizzazione di borsa tornata oltre i 2 miliardi. Sarebbe disposta ad offrire un concambio pari a 1,6 che valorizzerebbe il pacchetto di Cai (la sigla che fa riferimento alla cordata italiana che rilevò la compagnia di bandiera a fine 2008) circa il 20% in più rispetto al costo d'acquisto.

Certo, i soci di Alitalia possono sondare opzioni alternative, e tra queste quella della compagnia araba Etihad, se non altro per tentare di alzare il prezzo dell'offerta francese.

Intanto la società francese fa sapere di non voler commentare la notizia. Al contrario parlano due candidati premier alle prossime elezioni italiane. A partire da Berlusconi che nel 2008 si oppose alla vendita ai francesi di Air France cavalcando il tema dell'italianità della compagnia di bandiera.

Nonostante le promesse di risollevare le sorti della compagnia di bandiera siano state disattese (tutti i bilanci sono stati in perdita e presto la società esaurirà la cassa disponibile), l'ex premier rivendica le scelte (pesantemente onerose per i contribuenti italiani) fatte allora. «Su Alitalia rifarei la stessa scelta. Il nostro paese non può non avere una propria compagnia di bandiera. Se Alitalia fosse caduta nelle mani di Air France, conosco bene i francesi, tanti turisti sarebbero finiti a visitare i castelli della Loira invece che nelle nostre città d'arte».

Più prudente Mario Monti che, intervistato da SkyTg24 dice «no a posizioni astratte o dogmatiche», evidenziando che quello della ex compagnia di bandiera «è uno dei pochi problemi che non è emerso» durante il suo governo. «Abbiamo concluso - ha spiegato - un'operazione in cui in Avio è intervenuta General Electric con impegni molto seri sul mantenimento dell'italianità». Su Alitalia «si tratta di vedere cosa ha senso industrialmente per l'Italia».

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi