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Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2013 alle ore 13:17.

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(Corbis)(Corbis)

In cinque anni - dal 2006 al 2011 - l'Italia ha perso 64mila giovani imprenditori, un calo del 16% a livello nazionale che a NordEst diventa un ben più pesante -23 per cento.

Giù gli indici
La ricerca condotta dal dipartimento management dell'università veneziana Ca' Foscari, promossa da Regione Veneto e Centro produttività Veneto, ha analizzato i bilanci di 7.720 giovani imprese con sede legale in regione. La crisi emerge chiaramente dagli indici di redditività: il rendimento medio del capitale investito dalla proprietà parte da un valore medio molto basso (-19,41%) nel 2008, assume un valore appena positivo (circa il 3%) nel 2009 per poi tornare a scendere (-9,23%) nel 2010. Agricoltura, manifattura e costruzioni sono i settori maggiormente colpiti dalla crisi imprenditoriale giovanile.

Ritratto di under 35
Chi approda alla guida di un'impresa? La ricerca traccia un identikit. Il 65% degli intervistati ha ottenuto un diploma di scuola superiore, il 22% ha una laurea di primo o secondo livello, il 5% ha un'educazione di tipo terziario (master o Phd). Il 79% del campione è arrivato al timone di un'impresa dopo un'esperienza professionale in qualità di dipendente presso altre realtà, confermando come l'approdo all'imprenditorialità benefici di un periodo di "apprendimento" e "apprendistato" in cui maturare competenze specifiche e sviluppare relazioni. Le imprese sono state fondate grazie all'apporto e al supporto di reti di conoscenze e familiari: nel 29% dei casi sono stati cruciali l'apporto e la collaborazione di ex-colleghi, nel 44% dei casi i cofondatori delle startup intervistate sono i familiari o i parenti.

La carica delle 50mila
Il Veneto ospita oltre 47mila imprese giovani, sulle 700mila in Italia (il 6,7% del totale): si tratta prevalentemente di unità artigiane (il 39% contro il 30% nazionale), con una significativa presenza di imprese "al femminile" (24,9% contro il 17% nazionale). Verona è la provincia con il maggior numero di realtà giovani (22%), seguita da Padova, Treviso e Vicenza.
Per quanto riguarda il settore di attività delle imprese giovani, al primo posto vengono le costruzioni, con oltre 11mila imprese (24,2% del totale) per la maggior parte di tipo artigiano (86,4%). Le attività di commercio all'ingrosso e al dettaglio rappresentano il secondo settore più rappresentato. La forte propensione turistica del territorio veneto porta le attività di alloggio al terzo posto di tale graduatoria con quasi 4mila attività presenti, pari all'8,5% delle giovani imprese venete.
Un importante scostamento rispetto al dato nazionale riguarda le attività manifatturiere: la presenza di molti distretti storici e di attività artigianali di lunga tradizione portano questo comparto al quarto posto veneto con 3.927 imprese (8,4% del totale).

I commenti
«Questa ricerca – dice l'assessore allo Sviluppo economico del Veneto Isi Coppola – ci ha permesso di verificare che un imprenditore su due non conosce le iniziative messe a disposizione dalla Regione per il sostegno alle aziende. Per questo abbiamo deciso di puntare anche sull'uso di strumenti e mezzi come YouTube, Facebook e Twitter, molto utilizzati dai giovani, per comunicare le opportunità dei nuovi bandi regionali a favore dell'imprenditoria femminile e giovanile a cui si potrà concorrere a partire dal 4 febbraio prossimo. Sono previsti 5 milioni a fondo perduto per investimenti delle nuove Pmi a prevalente partecipazione giovanile e altri 5 per Pmi a prevalente partecipazione femminile. È la prima volta che una pubblica amministrazione sceglie i social network per far conoscere queste opportunità».

Per il rettore di Ca' Foscari Carlo Carraro, «L'università è luogo di studio, ricerca e innovazione, ma deve migliorare il rapporto con il territorio e con il mondo del lavoro. I dati evidenziano che esistono ampi margini per dare ai nostri ragazzi gli strumenti per trasformare le loro idee in impresa e per farlo con le migliori competenze possibili, senza che imbocchino strade privi delle conoscenze necessarie per fissare e raggiungere l'obiettivo fissato».

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