Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 gennaio 2013 alle ore 08:16.

My24


TORINO
Si andrà avanti anche la prossima settimana per chiudere l'accordo sul contratto per i lavoratori della Fiat, in totale 74mila addetti. Ieri incontro all'Unione industriale di Torino, tutto concentrato sulla questione degli aumenti salariali. La proposta del Lingotto è stata quella di un aumento pari a 40 euro mensili per il 2013, ma riconosciuti sulla base della effettiva presenza in azienda e alla prestazione. E proprio in questo passaggio sta il nodo da sciogliere: «La proposta così come è stata fatta non va bene» sottolinea Eros Panicali segretario settore auto della Uilm. «Soprattutto perché l'eventuale aumento andrebbe a definirsi sulla prestazione lavorativa effettiva e non sui minimi in busta paga».
Sembra percorribile la strada di chiudere un contratto annuale e non triennale, ma la proposta del Lingotto è considerata insufficiente: «Resta l'obiettivo di chiudere l'accordo entro gennaio – fa sapere Ferdinando Iuliano, responsabile Fim Cisl – ma la proposta così com'è non va. L'invito che abbiamo rivolto all'azienda è quello di aprire un negoziato, a partire dalla prossima settimana, per approfondire anche gli altri elementi di natura salariale e normativa, come richiesto nella piattaforma presentata».
Da un lato, dunque, una proposta economica da parte del Lingotto pur in una congiuntura assai negativa, stigmatizzata dalle 32 milioni di ore di cassa integrazione a carico degli stabilimenti Fiat Spa nel solo 2012. Dall'altro, un sindacato preoccupato che proprio il difficile momento storico possa svuotare di contenuto un aumento collegato alla prestazione lavorativa effettuata, non agganciata cioé ai minimi in busta paga. «Siamo disponibili a ragionare su un accordo ponte per il 2013 – sottolinea Antonio D'Anolfo, segretario nazionale Ugl metalmeccanici – ma riteniamo che un aumento di 40 euro lordi mensili sia troppo basso e che non possa essere legato soltanto alla presenza».
Mercoledì e giovedì si tornerà sul tema dell'aumento in busta paga, ma si toccheranno anche altre questioni della piattaforma congiunta presentata da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri, e che prevede anche la definizione di un forfait per la contrattazione di secondo livello e una nuova modulazione del premio aziendale (VCM), legato al mantenimento degli obiettivi e non al miglioramento. Punto di riferimento nella contrattazione in casa Fiat resta il risultato ottenuto a livello nazionale dai metalmeccanici, con 130 euro di aumento su tre anni e un primo scatto da 35 euro nel 2013.
Lunedì, invece, è in calendario l'incontro tra azienda e sindacati sulla procedura di mobilità per i 19 addetti di Pomigliano avviata dall'azienda contestualmente all'obbligo sancito dalla magistratura di assunzione di 19 addetti iscritti alla Fiom.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
www.motori24.ilsole24ore.com/
Auto, radiografia di un mercato italiano:
i dati e le previsioni

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi