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Questo articolo è stato pubblicato il 21 gennaio 2013 alle ore 06:39.

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A sessant'anni si va in pensione e 7 è il numero della crisi, ma non per la Chevrolet Corvette di settima generazione che debutta al Salone di Detroit resuscitando la denominazione di Stingray già appartenuta alla numero 2 della serie nel 1963, quella con il lunotto diviso a metà, come la coda di una manta, e le prese d'aria laterali come le branchie di uno squalo.
Questa Corvette invece ha linee taglienti e fa ancora una volta dell'innovazione la propria tradizione. Da un lato infatti il V8 di 6,2 litri mantiene la distribuzione monoalbero centrale con 2 valvole per cilindro comandate da aste e bilanceri, dall'altro arrivano innovazioni come l'iniezione diretta, il variatore di fase e la disattivazione dei cilindri. Da un lato la carrozzeria è ancora separata dal telaio a longheroni, dall'altra la prima è in fibra di carbonio e il secondo è tutto in alluminio e più rigido del 57%, il tutto per ridurre la massa e ripartirla alla perfezione tra i due assali. L'ambivalenza tra passato e futuro insomma fa parte da sempre della Corvette come dimostrano le tante innovazioni della quale si è resa protagonista nel corso della sua storia come l'head-up display, le sospensioni magnetoreologiche e gli pneumatici runflat. Tutta farina del suo sacco con la quale si sono incipriate Audi, Bmw e Ferrari. La C7 non contiene rivoluzioni, ma mantiene la stessa filosofia: semplicità, leggerezza e tutto quello che la rende ancora più veloce, sportiva ed efficiente come il cambio manuale a 7 rapporti - optional l'automatico a 6 rapporti -, il differenziale elettronico, lo sterzo elettromeccanico e il Driver Mode Selector, per selezionare 5 modalità di guida modificando 12 parametri della vettura. Poi c'è la strumentazione composta da un grande display da 8 pollici multifunzione che fa il paio ad uno schermo di pari dimensioni al centro della plancia, avvolgente far sentire chi guida al centro di una sportiva in purezza, che si è fatta le ossa nelle corse. Vincendole. La nuova Corvette fa ancora la vaga sulle sue prestazioni, ma ha 455 cv, una coppia di 610 Nm, dalla schiena molto robusta, e tanto dovrebbe bastare per chiudere lo 0-100 km/h in meno di 4 secondi e superare i 300 km/h. E tutto ad un prezzo che sarà meno della metà di una Ferrari.
La Corvette Stingray arriverà non prima di settembre, sarà prodotta negli stabilimenti di Bowling Green, nello stato del Kentucky, avrà altre varianti più potenti e presto vedremo anche quella da corsa. Sicura anche la versione cabrio, un tributo doveroso alle origini quando la Corvette era solo cabriolet e aveva un motore 6 cilindri. E qualcuno dice che in GM sia pronto anche questo ritorno.
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