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Questo articolo è stato pubblicato il 23 gennaio 2013 alle ore 16:22.

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Nel giorno dell'annuncio di buoni risultati 2012 per quel che riguarda gli utili, il gigante svizzero della farmaceutica Novartis ha reso noto anche che il suo storico numero uno, Daniel Vasella, lascerà la presidenza del consiglio di amministrazione in occasione della prossima assemblea degli azionisti.

Il gruppo basilese ha registrato lo scorso anno un utile netto di 9,6 miliardi di dollari, in crescita del 4% rispetto al 2011. Il fatturato è invece calato del 3% a 56,7 miliardi di dollari. Il risultato operativo è salito del 5%, a 11,5 miliardi di dollari.

Ma, al di là delle cifre, che la Borsa di Zurigo ha peraltro salutato con un rialzo del titolo Novartis, l'attenzione degli operatori della piazza elvetica è attirata dall'uscita di scena Vasella, che non solleciterà un nuovo mandato nell'assemblea di febbraio. Alla sua successione è stato designato Jörg Reinhardt. L'ora sessantenne Vasella, svizzero di origini grigionesi, era stato nominato chief executive officer di Novartis quando questa era nata, nel 1996, dalla fusione di Ciba e Sandoz. Il 56enne Reinhardt, cittadino tedesco, era entrato nella Sandoz nel 1982, per poi occupare diversi posti nella Novartis. Tra il 2008 e il 2010 è stato direttore operativo del gruppo. Era stato considerato il possibile sostituto di Vasella come ceo, ma questa carica era andata invece nel 2010 all'americano Joe Jimenez. Era quindi passato alle dipendenze della tedesca Bayer, quale responsabile della divisione Salute.

Reinhardt entrerà in carica in agosto. Nel frattempo l'attuale vicepresidente Ulrich Lehner guiderà il cda ad interim. Vasella sarà nominato presidente onorario del cda. Il «passaggio del testimone», secondo le parole di Vasella, avviene in un momento in cui il gruppo «è solidamente attrezzato per attraversare le turbolenze causate dalla volatilità e dalle incertezze del contesto attuale». Il settore farmaceutico subisce le pressioni sui prezzi dei medicinali e deve compensare i cali dei ricavi dovuti allo scadere di brevetti. In Svizzera, Vasella e Novartis sono stati a lungo in pratica la stessa cosa. Ma ora si cambia.

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