Le imprese storiche fallite: la storia di marchi illustri affogati dalla crisi ma anche da cattiva finanza
Dalla Richard Ginori a Mariella Burani l'amara fine di rispettati brand italiani
di Dario Aquaro
4. Peyrano
Nel 1920 Antonio Peyrano trasforma il piccolo laboratorio torinese di via Moncalieri, adibito dalla sorella Lucia alla produzione e alla vendita di caramelle. Peyrano diventa sinonimo di cioccolato. Nel 1963 viene rilevata la pasticceria Pfatisch di corso Vittorio Emanuele, che diventa così "Peyrano Pfatisch", conservando inalterate le architetture interne risalenti agli anni Trenta. Arrivata alla terza generazione di famiglia, nel dicembre 2002 Peyrano accoglie il gruppo Maione, che diventa prima socio al 51% e poi unico proprietario del marchio.
La storica società, ceduta agli imprenditori napoletani, a metà dicembre 2010 fallisce e i dipendenti lanciano un appello ai torinesi chiedendo di comprare i prodotti, le scorte in magazzino, per portare liquidità in cassa. All'asta per aggiudicarsi la società, la spuntano Giorgia e Bruna Peyrano, riannodando il corso della storia.
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