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Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2013 alle ore 08:17.

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ROMA
Concorsi internazionali, aperti a tutti, per lanciare idee e progetti sul rilancio di aree di crisi, o per utilizzare meglio siti archeologici che il mondo ci invidia, ma non sappiamo valorizzare. Si parte in via sperimentale da Pompei, il museo di Reggio Calabria con i bronzi di Riace e l'area del Sulcis, in Sardegna.
L'iniziativa è stata lanciata ieri dai suoi promotori, il ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca, l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, e il capo dipartimento sviluppo e coesione Sabina De Luca.
«È un prototipo - ha spiegato il ministro Barca - che se funzionerà ci tornerà utile per la programmazione dei fondi comunitari 2014-2020». Abbiamo scelto questi tre casi pilota - ha continuato - insieme ai presidenti di Regione. Si tratta di aree dove c'è un eclatante divario tra il potenziale di sviluppo e la situazione effettiva. E anche dove c'è già una mobilitazione dal basso».
Barca ha spiegato che questa dei bandi di idee è una "terza via" tra i progetti di sviluppo calati dall'alto, e all'opposto la delega totale agli enti locali. «Entrambi i metodi - spiega Barca - hanno dei limiti. Il primo ovviamente non valorizza le forze locali, ma il secondo sacrifica il contributo del "mondo globale"».
Proprio quello che invece con l'iniziativa presentata ieri si vuole sollecitare. Tutto passerà per il sito www.99ideas.it, già operativo. Il primo bando sarà quello per Reggio Calabria, on line lunedì prossimo, e aperto fino al 29 marzo. Obiettivo: «La valorizzazione del Museo Archeologico Nazionale (quello dei Bronzi di Riace, ndr) in riferimento al contesto culturale e territoriale della città».
Poi seguirà quello per Pompei, che sarà illustrato il 6 marzo e sarà on line entro il 15 febbraio, aperto sempre per 60 giorni. Su Pompei è già in attuazione il piano straordinario con fondi europei per restauri da 105 milioni di euro (stanno partendo i primi cantieri). Ma l'obiettivo del bando va oltre: portare più turisti a uno dei siti archeologici più straordinari del mondo, ma soprattutto offrire servizi e pacchetti turistici, oggi del tutto inesistenti, che evitino le visite mordi e fuggi.
Infine il Sulcis, l'area da 1.500 km quadrati nella Sardegna sud-occidentale caratterizzata dalla crisi del settore minerario (86 siti dismessi) e industriali (Portovesme), ma anche dotata di grande pregio naturalistico e potenzialità. Ci sarà già un "pre-bando" il 28 gennaio, ma il vero concorso partirà il 18 febbraio.
Ai concorsi potranno partecipare persone fisiche o giuridiche, di nazionalità italiana o straniera: cittadini, professionisti, studiosi, associazioni, imprese, comitati, fondazioni, università, enti no profit. I progetti saranno giudicati da commissioni composte dalle amministrazioni promotrici, coadiuvate da esperti. Il concorso non ha un montepremi, ma è probabile che professionisti e imprese possano farsi avanti per ottenere visibilità e magari incarichi in una seconda fase, mentre nel caso di associazioni o enti l'obiettivo può essere lo sviluppo del proprio territorio. «In una seconda fase - ha aggiunto il ministro Barca - lavoreremo insieme ai vincitori e agli enti locali per far diventare le idee veri progetti. Per attuarle useremo i fondi europei e nazionali di coesione (ex Fas)».
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LE PROCEDURE
I concorsi di idee
Al via tra il 28 gennaio e il 28 febbraio su www.99ideas.it. Possono partecipare italiani o stranieri, singoli o associazioni, imprese o studi di progettazione, comitati o ricercatori. Obiettivo: lanciare idee per aree in crisi o a forte potenziale inespresso. Con i vincitori si costruiranno progetti da attuare con i fondi europei e Fas
Tre aree pilota
Tre i bandi-pilota: Museo archeologico di Reggio Calabria (bronzi di Riace), parte il 28 gennaio; Pompei (15 febbraio); area del Sulcis (bando dal 18 febbraio). Idee entro 2 mesi

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