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Questo articolo è stato pubblicato il 07 febbraio 2013 alle ore 06:44.

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Msc (Mediterranean shipping company), il gruppo che fa capo all'armatore italo-svizzero Gianluigi Aponte, ha fatto shopping (di terminal) in Usa. La società ha appena acquisito una quota in Total terminals international (Tti), società del gruppo sudcoreano Hanjin Shipping che gestisce una banchina container al terminal "Pier T" del porto californiano di Long Beach.
A rendere nota l'operazione è stato, nei giorni scorsi J. Christopher Lytle, il direttore generale della Port of Long Beach, la società che governa lo scalo. Msc, d'altro canto, è già presente con un investimento nel porto californiano, dato che possiede una quota in Ssat Long Beach, società del gruppo Ssa Marine, che gestisce il terminal "Pier A" dello scalo.
Lytle sottolinea, peraltro, che quella di Msc è la seconda iniziativa di questo tipo da parte di un gruppo armatoriale, nell'arco di poche settimane. Segue, infatti, l'acquisizione di una quota nel "Pier J" effettuata, a fine 2012, dal gruppo francese Cma Cgm. «Sono orgoglioso – afferma Lytle – che la seconda compagnia portacontainer al mondo (Msc, Ndr) abbia aumentato i suoi investimenti nel porto di Long Beach» prosegue il direttore dello scalo, «di fatto raddoppia la presenza di Msc sulle nostre banchine. La compagnia ha già un interesse nel molo A. Ma la decisione appena presa fa di Long Beach l'hub della West Coast per i grandi carrier». In effetti, Long Beach diventa così, per Msc, il più grande centro sulla costa Ovest degli Usa.
Lytle ricorda, poi, che sia Msc sia Cma Cgm sono da anni clienti del porto «ma i loro investimenti diretti ora faranno sì che lo scalo diventi la loro esclusiva porta d'ingresso per la California del Sud, contribuendo ad aumentare i traffici». Anche perché entrambe le compagnie operano con alcune fra le più grandi navi portacontainer che si trovino sulle rotte transpacifiche. Ad esempio la Msc Beatrice, una delle mega unità eco-friendly di ultima generazione: una nave che può caricare 13.798 teu (container da 20 piedi, ndr).
Msc non è certamente nuova all'acquisizione di quote di terminal. Ha, infatti, numerose partecipazioni sulle banchine di tutto il mondo.
Il gruppo si muove nel settore attraverso la Til (Terminal investment limited), una holding di partecipazioni terminalistiche, presente in 16 Paesi, che nel 2012 ha movimentato un volume di traffico per oltre 15 milioni di teu. In tempi recenti si è parlato anche della possibilità che questa società possa essere quotata in Borsa da Msc, in Olanda, per il 49%.
Sul fronte italiano, a gennaio del 2012, Msc, attraverso Til, ha acquisito, da Contship Italia, un terzo del Medcenter container terminal di Gioia Tauro. Le restanti quote della banchina calabrese sono controllate pariteticamente da Contship Italia e da Apm terminals, la holding terminalistica che fa capo al gruppo Maersk, compagnia numero uno al mondo nel trasporto container e principale competitor di Msc.
Mentre, però, Maersk, ha tagliato fuori Gioia Tauro dalle sue rotte, il gruppo Msc ha invece fatto dell'hub calabrese il suo punto di riferimento nel Mediterraneo.
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LE CIFRE

15 milioni
I container
Msc, movimenta circa 15 milioni di teu l'anno ed è presente in 16 Paesi
443
Le navi
Sono 443 le navi cargo Msc. Le navi da crociera sono invece 11, a marzo si aggiungerà Msc Preziosa
13
I porti
Sono 13 i porti italiani toccati dalle unità cargo Msc

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