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Questo articolo è stato pubblicato il 16 febbraio 2013 alle ore 09:46.

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ROMA
Per rafforzare le infrastrutture al servizio della ricerca nel Mezzogiorno il ministro Francesco Profumo mette sul piatto 76,5 milioni di euro. Tanto vale il bando pubblicato ieri dal Miur con le risorse del Piano di azione coesione e rivolto alle quattro Regioni della Convergenza (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia).
L'intervento prevede il finanziamento di tre progetti in altrettanti ambiti: adeguamento e rafforzamento strutturale di reti telematiche e infrastrutture digitali (Ict) così da promuovere l'uso della tecnologia tra cittadini, imprese e Pa; adeguamento e consolidamento di infrastrutture per il monitoraggio ambientale, con positive ricadute anche in ambito internazionale; realizzazione strutturale di un sistema di "long term digital preservation" dei prodotti/risultati della ricerca attraverso l'utilizzo di soluzioni improntate all'open government e all'open access. Per il primo obiettivo vengono stanziati 46,5 milioni; per il secondo 20 e per il terzo 10.
All'iniziativa potranno partecipare tre categorie di sogetti: le università e gli istituti universitari statali; gli enti e le istituzioni pubbliche nazionali di ricerca vigilati dalla Pa centrale; altri organismi di ricerca senza scopo di lucro che svolgano attività di ricerca scientifica e/o tecnologica. I soggetti appartenenti al primo gruppo devono già avere una sede in Campania, Puglia, Calabria o Sicilia mentre quelli rientranti nel secondo e terzo gruppo dovranno impegnarsi a renderne operativa una nei territori interessati.
I progetti dovranno essere presentati entro le ore 12.00 del 3 aprile 2013, utilizzando il servizio telematico Sirio (http://roma.cilea.it/Sirio). La valutazione sarà completata entro 60 giorni a partire dalla data di presentazione degli elaborati (2 giugno 2013).
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