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Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2013 alle ore 08:20.

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GIOA TAURO (RC)
L'appuntamento è già in agenda. Il comitato portuale di Gioia Tauro in provincia di Reggio Calabria si riunirà il 6 marzo con all'ordine del giorno un tema strategico per la Calabria e non solo: la costruzione del rigassificatore della Lng Medgas terminal, la società creata da Sorgenia (gruppo Cir) e dalla Iren per la costruizione e la gestione dell'impianto di gassificazione. Un passaggio fondamentale quello del Comitato portuale presieduto da Giovanni Grimaldi, cui prenderanno parte anche i rappresenanti della società, perché in quela sede sarà formalizzata la concessione demaniale marittima dei 46 ettari nell'area dello scalo calabrese su cui sarà costruito l'impianto di rigassificazione e le altre opere previste, come la piastra del freddo. Un'accelerazione resa possibile dall'articolo 38 della legge 134/2012 che fissa un termine di 60 giorni dalla presentazione della domanda da parte delle imprese per la concessione demaniale. La riunione, anche su proposta del vicepresidente della Regione Calabria Antonella Stasi, è stata rinviata a dopo le elezioni: «Abbiamo ritenuto inopportuno - ha detto l'esponente della giunta guidata da Giuseppe Scopelliti – aprire una discussione così importante e strategica che nel bene o nel male inciderà considerevolmente sulla Calabria e sul destino dei territori della Piana e di Gioia Tauro. Pertanto, anche su richiesta dei sindaci, abbiamo ritenuto opportuno concordare uno slittamento dei termini, al fine di affrontare la questione con più serenità, in accordo con la società proponente». All'incontro in cui è stata fissata la data del 6 marzo, oltre alle parti pubbliche interessate, hanno partecipato i due amministratori delegati Pier Filippo Di Peio (Ceo di Sorgenia trading) e Valter Pallano (per Iren Mercato) oltre al progettista e responsabile dei lavori Franco Canepa.
Per il progetto del rigassificatore di Gioia, presentato nel 2005, la concessione demaniale rappresenta una sorta di ultimo miglio considerato che ha già ottenuto tutte autorizzazioni necessarie: il 14 febbraio è arrivata la firma del Decreto interministeriale di autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell'impianto di rigassificazione e delle opere connesse. Una iniziativa troppo importante per non essere affrontata con la dovuta attenzione al di là del consistente investimento che ammonta a un mliardo secondo le stime attuali che saranno aggiornate una volta completati gli studi di ingegneria. Il territorio si aspetta un ritorno notevole in termini di sviluppo industriale soprattutto dalla costruzione della piastra del freddo: i benefici attesi riguardano soprattutto il settore agroalimentare. Certo non vanno sottovalutati i posti di lavoro generati dal cantiere: impiegherà 600 persone che potranno arrivare a mille nei momenti di picco. Gli addetti a regime, invece, saranno 125 diretti e almeno 500 nell'indotto. I tempi: il completamento è previsto per la fine del 2017 ma più realisticamente se ne parlerà per i primi mesi del 2018.
Intanto gli accordi pregressi (un protocollo era stato firmato con l'allora presidente della Regione Agazio Loiero) prevedono un serie di vantaggi per il territorio tra cui: l'obbligo per Lng di stabilire in Calabria la sede della società con indubbi benefici fiscali per la regione; l'erogazione di dieci milioni per investimenti; la cessione gratuita delle frigorie provenienti dalla piastra del freddo; la possibilità da parte della Regione Calabria di entrare nel capitale dell'azienda acquistando fino al 5% delle azioni; prevista anche la riserva alle migliori condizioni di 300 milioni di metri cubi l'anno di gas a Meridiana Gas (la società regionale di commercializzazione del gas promossa da Lng Medgas Terminal: la Regione ha la facoltà di assumere una partecipazione fino al 30% al valore nominale oppure di ritirare la quantità di gas corrispondente); la formazione per il personale.
In ogni caso nei prossimi giorni sono previsti incontri tra i rappresentanti della Lng con i sindaci (sono interessati i comuni di Gioia Tauro, San Ferdinando e Rosarno) e i sindacalisti: in questo caso l'appuntamento già fissato è quello del 27 febbraio a San Ferdinando. «Siamo convinti - spiegano dalla Lng Medgas Terminal – che questo progetto possa essere utile per il sistema paese, nell'ottica di creare un hub del gas in Italia e di contribuire alla diminuzione dei prezzi e alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Crediamo inoltre che l'iniziativa abbia un'importanza strategica anche per lo sviluppo del territorio. Nella fase di progettazione esecutiva terremo ovviamente conto di tutte le prescrizioni che riceveremo, ponendo particolare attenzione alle istanze locali e ai temi ambientali».
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