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Questo articolo è stato pubblicato il 01 marzo 2013 alle ore 17:16.

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Con l'ultimo via libera, da Roma, della commissione interministeriale, non ci sono più ostacoli per la prima corsa della metropolitana di Brescia. Da domani (sabato 2 marzo) i bresciani potranno percorrere tutta la città da nord a sud, fino alle estreme propaggini orientali del centro urbano, viaggiando sulla nuova rete sotterranea di trasporto urbano cittadina, lunga 13,7 chilometri (5,9 km in galleria, 4,8 km in trincea coperta, 1,3 km a raso, 1,7 km su viadotto, circa 1 miliardo l'investimento complessivo).

Dopo dieci anni dal primo scavo (i lavori per la galleria vera e propria sono iniziati però nel 2006) la città si dota di un'infrastruttura che rappresenta una vera svolta per la mobilità urbana. I convogli sono automatici e senza conducente (driverless). Inizialmente saranno attivi 18 treni di piccole dimensioni, viaggeranno in sede propria in galleria o su viadotto alla velocità media di 30 chilometri all'ora e con una velocità massima di 80 km orari. In base alla richiesta di trasporto, successivamente la flotta potrà essere aumentata fino a quaranta treni dei quali 34 (a rotazione) in linea. Con questa flotta si prevede una capacità massima di trasporto di 17mila passeggeri all'ora per senso di marcia, con un intervallo fra i convogli di 90 secondi.

Il biglietto costerà 1,20 euro, come per i bus (prezzo comunque giudicato insufficiente per garantire un equilibrio economico all'infrastruttura). Le stazioni sono diciassette: dal villaggio Prealpino a Sant'Eufemia, passando per lo stadio (Mompiano), l'Ospedale, il centro (via San Faustino e piazza Vittoria), la stazione dei treni, Brescia Due (è il quartiere dove hanno sede i principali centri direzionali della città) e il nuovo quartiere di Sanpolino. A livello architettonico spicca la modernità delle stazioni progettate dall'ingegnere Lamberto Cremonesi, che ha già curato, in passato, la sede del termovalorizzatore di Brescia e i caselli della nascente autostrada Brebemi, e che ha anche progettato quattordici stazioni e il deposito della nuova metro quattro milanese.

«Abbiamo curato la progettazione architettonica e funzionale di 16 stazioni sulle 17 totali – spiega il professionista –. Abbiamo lavorato per mettere al centro del progetto l'utente, facendoci guidare da criteri di psicologia ambientale, per definire soluzioni che permettessero all'utente un elevato livello di comfort e fruibilità degli spazi. A questo contribuisce lo spazio unitario e la luce naturale che arriva direttamente in banchina: l'utente non perde mai contatto l'esterno e con il cielo anche a 24 metri di profonondità. Inoltre non sono previsti tornelli». Per l'inaugurazione il Comune ha programmato una fitta rete di appuntamenti, dalle 16 all'1,30: ogni stazione ospiterà un evento musicale, mentre in piazza Loggia si esibirà Francesco Renga.

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