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Questo articolo è stato pubblicato il 07 marzo 2013 alle ore 06:41.

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TARANTO - Partiranno a fine aprile i lavori per la copertura dei parchi minerali primari e dureranno 36 mesi. Lo annuncia l'Ilva nel nuovo documento consegnato l'altro ieri ai sindacati metalmeccanici nell'incontro al ministero del Welfare che ha aperto il negoziato sulla cassa integrazione straordinaria chiesta per un massimo di 6.417 addetti dello stabilimento di Taranto sino a tutto il 2015.

Il negoziato sulla Cig
Ieri pomeriggio azienda e sindacati sono tornati a discutere sulla cassa. Si è trattato di un confronto tecnico in vista del nuovo vertice al ministero giovedì prossimo. Gli elementi della partita sono tre: stringere l'accordo, visto che i lavori di risanamento, già partiti, devono rispettare i tempi dell'Aia; cercare di ridurre i numeri della stessa cassa, tenuto conto che il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, ha affermato che si tratta di numeri massimi che potrebbero anche non essere raggiunti; infine, utilizzare anche i contratti di solidarietà sui quali, peraltro, l'azienda ha manifestato disponibilità. La riduzione della cassa e l'uso dei contratti di solidarietà dovrebbero servire a ridimensionare le preoccupazioni in fabbrica. Il clima è teso e ieri un caporeparto dell'area di laminazione, che nelle ore precedenti aveva annunciato il ricorso alla cassa, ha ricevuto sul proprio cellulare un sms che lo minaccia di morte. L'sms è stato spedito da una cabina telefonica del centro di Taranto. I Carabinieri stanno indagando sull'episodio.

L'attuazione dell'Aia
E intanto l'attività dell'Ilva sul fronte dell'Aia è sotto esame, in questi giorni, da parte dei tecnici dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale inviati dal ministero, mentre il Garante dell'Aia, l'ex procuratore generale della Cassazione, Vitaliano Esposito, nominato dal Governo a gennaio in attuazione della legge 231 del 2012, è on line sul portale dell'Ispra all'indirizzo www.ispraambiente.it. Obiettivo del Garante è consentire «un'agevole consultazione delle prescrizioni che sono state impartite» e offrire ai cittadini la possibilità «di verificare lo stato della loro attuazione». Il Garante ha anche sollecitato autorità locali e sindacati ad inserire i dati dell'Aia anche nei loro siti.
Tornando invece ai lavori dell'Aia, nel suo ultimo rapporto aggiornato al 28 febbraio l'Ilva dice che, dopo aver presentato ai comuni di Taranto e Statte la richiesta dei permessi a costruire, il 30 gennaio sono stati emessi anche gli ordini per coprire i parchi secondari calcare e agglomerato Sud e Nord. Dodici mesi di lavori dall'avvio del cantiere. Il 12 febbraio, poi, è partito l'ordine per costruire una nuova rete di idranti, sempre nell'area parchi, mentre il 22 gennaio sono stati ordinati 10 nuovi «fog-cannon» tra area parchi (7) e gestione rottami ferrosi (3). Si tratta di sistemi di nebulizzazione dell'acqua per inglobare le particelle di polvere sospese. Per quanto riguarda il monitoraggio, invece, l'Ilva comunica che ad aprile saranno ultimati i lavori per le torce di sicurezza (controllo portata e analisi gas), a maggio montate le sei nuove centraline lungo il perimetro esterno dello stabilimento, e a giugno completata l'installazione di 25 nuovi sistemi di misura delle emissioni ai camini per agglomerato, cokeria, altiforni e acciaieria. Per il campionamento in continuo della diossina dal camino E312, impianto già installato e ora con Ispra e Arpa si sta definendo il protocollo di sperimentazione.

Le cokerie
Sulle cokerie (i cui intervento sono la parte più rilevante dell'Aia: 860 milioni su 2 miliardi e 250 milioni), l'Ilva rende noto che l'adeguamento a lotti della batteria nove (quella dove c'è stato il recente infortunio mortale) sarà completato nel secondo semestre 2013, mentre sono già state fermate le batterie 3, 4, 5 e 6, le quali, insieme alla 11 (da fermare a gennaio prossimo), andranno completamente rifatte. Per l'agglomerato, invece, in questo mese sarà lanciato l'ordine per l'acquisto dei filtri a tessuto. Con maggiore capacità di aspirazione, sostituiranno gli attuali elettrofiltri; a dicembre prossimo la fine dei lavori. Per l'altoforno 2, ordinato il 28 gennaio l'impianto di depolverazione e la fine dei lavori avverrà a gennaio prossimo, mentre per l'altoforno 1, fermato a dicembre, si stanno vagliando le offerte per i lavori da farsi nell'arco di 18-24 mesi. In acciaieria 1, dove si sta intervenendo per chiudere il tetto e collegarlo alla rete di aspirazione fumi e polveri, lavori già fatti per due dei tre convertitori. Il completamento a giugno. Emesso intanto il 28 gennaio l'ordine per acquistare il nuovo filtro a tessuto (3,2 milioni di metri cubi all'ora) che potenzierà l'aspirazione di fumi e polveri. Infine, per la chiusura dei nastri trasportatori delle materie prime (385 nastri per 200 chilometro di estensione) già emessi dall'azienda 80 ordini per la copertura di altrettanti nastri. Il 90 per cento dei nastri sarà coperto entro il 2014.

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