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Questo articolo è stato pubblicato il 09 marzo 2013 alle ore 08:18.

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TORINO
Rinnovato per il 2013 il Contratto collettivo specifico di lavoro del Lingotto. A sette mesi dall'avvio della trattativa, ieri è arrivata la firma dell'accordo da parte dei vertici del Lingotto – la delegazione guidata da Pietro De Biasi, responsabile relazioni industriali Fiat Group Automobiles, e Vincenzo Retus, per Fiat Industrial – e i sindacati firmatari, Fim Cisl, Uil, Fismic, Ugl e Associazione Quadri. Un accordo "ponte", per il solo 2013, come stabilito in sede di trattativa, e valido per gli 86mila addetti del gruppo – Fiat Group Automobiles e Fiat Industrial – in Italia. Accolto con favore anche dalla Borsa, che ha "premiato" le azioni del Lingotto con un +5,53% a fine seduta.
I punti del contratto
Il contratto riconosce aumenti per 40 euro mensili, a partire dal primo febbraio – 480 euro all'anno, 25 in più rispetto agli aumenti nella prima annualità del contratto nazionale dei metalmeccanici – e un incentivo di produttività sui 120 euro al mese, che sarà riconosciuto a partire da aprile e che prenderà il posto del "vecchio" premio di competitività da 103 euro. Fisso, quest'ultimo, variabile nella nuova versione. «Per evitare un'eccessiva variabilizzazione del premio abbiamo operato in due direzioni – spiega il segretario della Fim Cisl, Ferdinando Uliano – incrementando l'importo complessivo, 1.443 su base annua, ed escludendo dal computo le assenze per malattie gravi, per ricoveri ospedalieri e prognosi per malattia e infortunio, maternità e paternità obbligatoria e allattamento».
Il testo sottoscritto da Fiat e sindacati ribadisce «lo sforzo teso a salvaguardare l'intera struttura produttiva dei gruppi in Italia» e l'intenzione di «proseguire con gli investimenti finalizzati al rilancio e alla valorizzazione delle prospettive produttive nel paese, con benefici sia sotto il profilo dell'occupazione sia sotto quello della produttività e della competitività».
Il rinnovo del contratto prevede inoltre l'allargamento a tutti gli addetti della copertura del Fondo sanitario integrativo, un passaggio sul welfare aziendale che garantisce, come assistenza di base, prestazioni per la prevenzione cardiovascolare, per la sindrome metabolica e una copertura per la non autosufficienza. Fin qui quello che si guadagna, mentre resta sul campo l'una tantum da 600 euro riconosciuta l'anno scorso e non prorogabile quest'anno.
Le prossime tappe della trattativa, come spiega Eros Panicali, della segreteria nazionale Uilm, «interesseranno il rinnovo della parte normativa del contratto, a partire da aprile, e la contrattazione della parte economica per il biennio 2014-2015».
Le reazioni
Esprime soddisfazione la delegazione del Lingotto firmataria dell'accordo: «Abbiamo garantito un riconoscimento economico ai dipendenti Fiat Group e Fiat Industrial in un momento assai difficile per i mercati internazionali e per il settore dell'auto in Europa». Un buon accordo per i lavoratori, ha commentato Luigi Angeletti, segretario generale della Uil. «Un segnale positivo per tutto il paese» come sottolinea il segretario della Cisl Raffaele Bonanni. «Il nuovo contratto – continua – dà maggiori tutele e garanzie economiche ai lavoratori ma nello stesso tempo mette la Fiat nella condizione di continuare ad investire in Italia. Speriamo ora che la classe politica, vecchia e nuova, dimostri lo stesso senso di responsabilità». Un'intesa raggiunta «grazie al senso di responsabilità dei sindacati che hanno la voglia e la capacità di trattare» secondo il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella. Una risposta salariale importante in un momento economico così difficile secondo il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo.
Fuori dal coro la voce di Maurizio Landini, responsabile della Fiom, la sigla dei metalmeccanici della Cgil non firmatari del contratto aziendale Fiat, che parla di un accordo peggiorativo rispetto a quello fatto un anno fa. «Ai lavoratori in cassa integrazione – aggiunge – non viene dato nessun riconoscimento».
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I punti dell'accordo
GLI STABILIMENTI
Ribadito l'impegno a salvaguardare la struttura produttiva in Italia – 44 gli stabilimenti del Gruppo, Mirafiori, Pomigliano, Melfi, Cassino e Sevel sono i principali– e gli investimenti finalizzati
44 siti produttivi
WELFARE AZIENDALE
Prevede l'iscrizione di tutti i dipendenti Fiat e Fiat Industrial al fondo sanitario Fasif, con la possibilità di beneficiare di un'assistenza di base per una serie di prestazioni di prevenzione e per la copertura economica in casi di non autosufficienza
86mila addetti
GLI AUMENTI
L'aumento in busta paga, sui minimi salariali, sarà riconosciuto a tutti gli 86mila dipendenti del gruppo in Italia a partire dal primo febbraio 2013, per 12 mensilità (gli 11 mesi dell'anno in corso più la tredicesima). Su base annuale, dunque, l'aumento è pari a 480 euro
480 euro
L'INCENTIVO
Indennità variabile, per garantire i vantaggi fiscali e contributivi previsti dal Dpcm del 22 gennaio 2013 (su produttività e detassazione). Sarà erogata in base alla presenza. Escluse dal computo le assenze per ricoveri ospedalieri, malattia, infortunio, maternità e allattamento
120 euro

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