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Questo articolo è stato pubblicato il 18 marzo 2013 alle ore 14:30.

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«L'alibi che per anni ha impedito alle pubbliche amministrazioni di pagare le imprese per i lavori eseguiti oggi é caduto». Questo il commento del presidente dell'Ance Paolo Buzzetti, soddisfatto per la dichiarazione congiunta diffusa oggi dai vicepresidenti della Commissione Ue Rehn e Tajani sulla possibilità di superare i vincoli del Patto di stabilità per il pagamento delle imprese. Secondo il presidente dell'Associazione costruttori, infatti, grazie a questa chiara presa di posizione della Commissione europea viene meno l'ostacolo che le istituzioni italiane hanno sempre invocato finora per giustificare il mancato pagamento.

«Solo pochi giorni fa - conclude Buzzetti - insieme all'Anci e a tutta la filiera del settore, abbiamo chiesto al Governo e alla Commissione di poter approvare un piano di pagamento di tutti i debiti pregressi come misura «una tantum« sul modello spagnolo. Ora tocca al Governo e al Parlamento italiano seguire la strada indicata da Bruxelles e adottare un provvedimento d'urgenza per sbloccare i 19 miliardi che le imprese di costruzione attendono dalla Pa e salvare migliaia di posti di lavoro».

Moavero: dobbiamo provvedere subito
«Il mio personale parere é che dobbiamo provvedere subito; io sono tra coloro che pensano che dobbiamo intervenire nel più breve tempo possibile nello sbloccare il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione. Avevamo come condizione che non ci fosse una valutazione diversa sui conti pubblici e questo viene oggi dalle indicazioni di Rehn e Tajani. Ora il boccino torna a noi e come Governo italiano ci metteremo subito a lavoro», ha detto il ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi, interpellato a margine della presentazione del 'Global Outlook 2012 di Iaì, dopo la decisione della commissione Europea di valutare il debito pregresso alle imprese non come aumento del debito in violazione del patto di stabilità. Moavero ha spiegato che «concretamente nel momento in cui si comincerà a pagare questo debito pregresso, l'impatto che ci sarà sul debito verrà considerato a livello contabile ma verrà valutato come uno dei fattori rilevanti; in sostanza non c'é uno scorporo, ma una valutazione con occhio diverso».

Brunetta: dall'Europa una boccata di ossigeno per le imprese
«Una grande boccata di ossigeno per le nostre imprese - ha commentato Renato Brunetta del Pdl - ancora più importante in un momento di crisi e di avvitamento dell'economia come quello attuale. Toccherà al prossimo governo italiano presentare alla commissione europea un piano di rientro dai debiti delle Pubbliche amministrazioni. Articolato e scadenzato, cui dare immediata attuazione».

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