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Questo articolo è stato pubblicato il 23 marzo 2013 alle ore 08:18.

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SIRACUSA
Eni-Versalis (ex Polimeri Europa) e le organizzazioni sindacali hanno raggiunto un'intesa sull'avvio del progetto di riconversione tecnologica e industriale del sito di Priolo, nel siracusano, con l'obiettivo di ridisegnarne l'assetto produttivo e recuperare competitività.
Il progetto di riconversione, informa una nota, si è reso necessario per i limiti strutturali legati agli elevati costi logistici ed energetici del sito, oltre che per le produzioni costituite principalmente da commodities penalizzate da forti contrazioni di mercato e dalla concorrenza dei paesi emergenti. Il programma di riconversione industriale di Priolo prevede una fermata generale degli impianti dal 31 agosto all'8 novembre 2013 per interventi di miglioramento e modifiche tecnologiche che riguardano il riassetto produttivo dell'impianto di cracking, che sarà gestito ad una linea massimizzata. Contestualmente, si procederà con la fermata dell'impianto di polietilene, cui seguiranno relativa messa in sicurezza, bonifica e decommissioning.
Il progetto di rilancio, in linea con la strategia di riposizionamento di Versalis, punta a recuperare la sostenibilità del sito riconvertendo i prodotti commodity a prodotti più differenziati mediante la nuova realizzazione dell'impianto di separazione isoprene grezzo e piperileni per resine e di un impianto di produzione resine tackifier. Versalis prevede investimenti che ammontano complessivamente a circa 400 milioni di euro. La stessa occupazione ne trarrà un leggero beneficio: dai 505 addetti attuali si passerà a regime a quota 510 lavoratori
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