Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 26 marzo 2013 alle ore 13:02.

My24

Qual'è stato l'impatto della crisi sul lavoro autonomo? Una perdita di quasi 330mila posti di lavori dal 2007 al 2011 (-5,4% sui quasi 6 milioni complessivi di autonomi). E anche nei primi due trimestri 2012 il numero dei lavoratori autonomi continua a diminuire: - 1,7 per cento.

I dati sono contenuti in un libro dell'Isfol, «Lavoratori autonomi: identità e percorsi formativi», presentato oggi a Roma in un convegno, da cui emerge come siano stati gli imprenditori ad aver subito le perdite più rilevanti, «per effetto soprattutto del progressivo esaurimento della vocazione a fare impresa: negli ultimi quattro anni, hanno registrato una contrazione del 26,9%». E non sopredende come ben l'87,4% degli autonomi intervistati dichiari che negli ultimi tre anni le condizioni del mercato in cui opera sono peggiorate.

Meno collaboratori e coadiuvanti familiari
I lavoratori in proprio, che rappresentano la principale famiglia all'interno del lavoro indipendente (60,3% dei lavoratori autonomi), hanno vissuto andamenti parzialmente differenti, ma in ogni caso contrassegnati dall'andamento negativo: le attività più strutturate, quelle in cui il titolare si avvale di dipendenti e collaboratori, hanno tenuto nettamente meglio (-1,7%) rispetto ai lavoratori in proprio senza dipendenti (-6,5%), che al contrario, hanno registrato un drastico ridimensionamento. I venti di crisi non hanno risparmiato neppure le altre componenti del lavoro indipendente, che ugualmente hanno fatto registrare performance decisamente negative: i collaboratori sono diminuiti del 15,2% tra 2007 e 2011, mentre i coadiuvanti familiari del 14,3%.

Segnali positivi dal mondo delle libere professioni
In controtendenza il mondo delle libere professioni. Le attività professionali si sono dimostrate in grado di poter fronteggiare la crisi, è scritto nello studio, fino ad accrescere persino il numero di lavoratori occupati di quasi 80mila unità (6,9%), vera e
propria boccata d'ossigeno per un mercato del lavoro altrimenti asfittico. Sono i professionisti singoli a mostrare i segni di maggiore vitalità (+8,3% gli occupati dal 2007), mentre negli studi più strutturati il numero di professionisti occupati è rimasto
tutto sommato invariato, anche se in leggera crescita (+0,5%). (Cl. T.)

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi