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Questo articolo è stato pubblicato il 01 aprile 2013 alle ore 11:56.

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Non se l'aspettavano. In un anno 180mila visitatori: dallo scorso aprile è stata una continua sorpresa. All'HangarBicocca di Milano – che ha riaperto i battenti dodici mesi fa con nuovi spazi e servizi, un programma internazionale e gratuità totale delle mostre e delle attività di avvicinamento all'arte e alla cultura contemporanea – non nascondono la soddisfazione.

Il pubblico, rispetto al 2011, è aumentato dell'800% e ha potuto godere di 70 eventi diurni o serali, entrare in veri e propri percorsi multimediali, camminare dentro i 15mila metri quadrati espositivi (l'area più grande d'Europa); sono stati coinvolti oltre cinquemila giovanissimi (con scuole e famiglie) in 285 laboratori creativi negli HB Kids Room. Sono stati presentati sei grandi progetti internazionali (con artisti del calibro di Yervant Gianikian e Tomás Saraceno). Lo scorso 29 novembre la performance di Carsten Nicolai ha attratto tremila amanti della musica elettronica.

Pirelli è socio fondatore promotore della Fondazione HangarBicocca, di cui Marco Tronchetti Provera è presidente. Nel progetto di ristrutturazione e di rilancio – qui, dove una volta c'erano gli insediamenti industriali dell'Ansaldo e della Breda – sono stati investiti 3,5 milioni di euro. Pirelli ne ha già pronti altri 2,6. Una cifra considerevole, figlia di una convinzione: che cultura e arte contemporanea possono essere motori di sviluppo, specie se resi fruibili a tutti. Pirelli investe nella produzione di opere d'arte il 50% del budget con una ricaduta piena sull'indotto italiano: tecnici audio e video, architetti, artigiani, falegnami, fabbri, piccole e medie e imprese. Per non parlare del bistrot "DopolavoroBicocca" (con un competitivo rapporto qualità-prezzo), punto di riferimento non solo per turisti e visitatori (il 20% è straniero), ma anche per giovani e anziani del quartiere. Non da ultimo è operativo uno staff formato da dieci persone regolarmente inquadrate.

All'HangarBicocca, visitatori e studenti sono accompagnati da mediatori culturali. Non mancano strumenti come librini tascabili con la spiegazione dei progetti artistici. L'impatto con le installazioni permanenti è notevole: i "Sette Palazzi Celesti" di Anselm Kiefer emozionano anche chi non è un esperto d'arte; così come la scultura di Fausto Melotti, "La sequenza", che si trova all'ingresso.

Marco Tronchetti Provera, presidente della Pirelli, lo ripete costantemente in pubblico: «La storia di Pirelli viene da lontano e il rapporto con la cultura e il tessuto sociale è sempre stato determinante. Perché unire cultura e impresa garantisce nel tempo uno sviluppo armonioso della società. HangarBicocca – prosegue – è un luogo in cui si produce arte contemporanea ed è parte del futuro della nostra azienda. Noi viviamo di innovazione e l'innovazione è legata alla cultura».

I progetti sono molti e suonano positivi in un periodo cupo come questo. In ottobre sarà inaugurata la prima mostra di Vicente Todolì, direttore dal 2003 al 2010 della Tate Modern di Londra e ora artistic advisor di HangarBicocca fino al 2016. Lavora a fianco del curatore Andrea Lissoni. HangarBicocca – è un concetto caro a Tronchetti Provera – «è uno spazio per la città, voluto per chi ha la curiosità di avvicinarsi all'arte contemporanea e sempre più dedicato all'interscambio con altre parti del mondo, com'è nella tradizione di Pirelli».

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