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Questo articolo è stato pubblicato il 07 maggio 2013 alle ore 18:16.

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Quattro linee di ricerca che hanno dato vita a cinque progetti, del valore complessivo di 6 milioni di euro, indirizzati a migliore la vita di anziani e disabili nonché di quanti necessitino di interventi riabilitativi. Il tutto all'insegna dell'alta tecnologia e grazie alla collaborazione di università, centri di ricerca e aziende. Questo è, in estrema sintesi, il percorso sviluppato da Si4life, il polo regionale ligure di ricerca e innovazione (dove l'acronimo sta per "scienza e impresa per la vita") e che oggi è stato presentato, in un open day patrocinato dal Gruppo giovani di Confindustria Genova, dal presidente di Si4life, Paolo Pissarello, dall'assessore regionale ligure alle Risorse finanziarie, Pippo Rossetti, e da Umberto Suriani, alla guida dei Giovani imprenditori genovesi.

"Si tratta – sostiene Pissarello – di una giornata aperta alle aziende e al mondo della ricerca, per sviluppare nuove sinergie e offrire l'opportunità, a nuove realtà, di conoscerci ed entrare a far parte del consorzio".
Le quattro linee di ricerca su cui si è concentrato l'open day di Si4life (e sulle quali oggi si sono svolti altrettanti tavoli tematici), attengono a riabilitazione integrata e robot-assistita; monitoraggio-telemedicina; ausili per la sensorialità; disabilità cognitiva. Da quelle linee sono stati sviluppati cinque progetti, spiega Filippo Costa, che è il curatore di uno di questi (denominato Smart Angel), "ai quali hanno preso parte, nel complesso, 16 aziende, cinque enti del ramo medico e tre centri di ricerca (Iit, Cnr e Università di Genova, ndr)".

I cinque progetti partecipano al bando della Regione Liguria, aperto a tutti gli otto poli tecnologici liguri, che mette in palio finanziamenti per 19,5 milioni, provenienti da fondi Fas e Fse. "La nostra speranza – prosegue Costa – è che Si4life possa assicurarsi i finanziamenti per almeno tre o quattro dei progetti messi in campo".
I progetti in questione sono Glassense, inteso a migliorare l'autonomia di soggetti ipovedenti e ipoacustici, con un occhiale hi-tech (dotato anche di videocamera, microfoni, collegamento con smartphone e così via); Smart Angel, finalizzato a supportare, sempre con servizi ad alta tecnologia, il processo di autonomia di persone con disabilità cognitiva (in particolare affette da sindrome di down), sia nella gestione degli spostamenti, sia nel sostegno a casa; Starc, sistema di telemonitoraggio delle attività riabilitative svolte in ambito domestico; Ianus, sistema di monitoraggio per anziani con dispositivi mobili, capaci di valutare in continuo le caratteristiche motorie dei soggetti; Aciras, ausilio cibernetico per la riabilitazione robot-assistita degli arti superiori, per bambini e adulti.

I primi quattro progetti, realizzati da compagini che comprendono piccole e medie aziende, concorrono al bando per un valore di un milione di euro ciascuno e il finanziamento può oscillare tra il 40 e il 50%; Aciras, al quale partecipano grandi imprese, vale 2 milioni e può aspirare al 30-40% di finanziamento.
"La Regione Liguria – afferma l'assessore Rossetti – crede nel filone dei poli tecnologici. Per questo abbiamo messo a loro disposizione un bando da 19,5 milioni, con fondi Fas e Fse. Altri 20 milioni di fondi Fse, inoltre, sono dedicati a dottorati e assegni di ricerca".

Ma anche agli imprenditori piacciono le sinergie sviluppate con i poli tecnologici: "L'economista Michael Porter – sottolinea Suriani – ha scritto che bisogna ripensare il capitalismo. E ha individuato la strada per farlo nella creazione di valore condiviso, cioè benessere per la società. Le imprese e la comunità all'interno della quale queste agiscono hanno sempre destini interconnessi. Per le aziende è necessario che la comunità abbia benessere e per la comunità è bene che le imprese creino profitto, capace di generare e distribuire, nel lungo periodo, ricchezza. Un sistema per raggiungere questo risultato è proprio quello dei cluster. E credo che Si4life sia un esempio efficace di quanto teorizzato. Perché le soluzioni, in tema di sanità, prospettate dal consorzio procedono nell'ottica di creare valore condiviso".

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