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Questo articolo è stato pubblicato il 08 maggio 2013 alle ore 07:48.

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Catania (Corbis)Catania (Corbis)

Far diventare la Sicilia una startup island che possa offrire opportunità ai suoi giovani ed essere attrattiva per l'intera area euro-mediterranea. È questo il principale obiettivo di Svpf (Sicilian venture philanthropy foundation), una "Fondazione di partecipazione e comunità" che ha l'obiettivo di contribuire allo sviluppo di un ecosistema dinamico per favorire l'imprenditorialità sul territorio attraverso l'azione filantropica e che tiene a Catania oggi, mercoledì 8 maggio, alle 17, l'assemblea costituente.

Per i circa 50 soci che si riuniscono nei locali messi a disposizione da Telecom il motto è: "Acceleriamo la Sicilia!" con azioni che puntano a migliorare la capacità di matching tra start-up ad elevato potenziale di sviluppo. Presidente della Fondazione Elita Schillaci, già preside della facoltà di Economia, che presenterà le linee-guida del programma di attività, con riferimento all'interazione con i soggetti leader nello screening delle idee imprenditoriali e all'attività di supporto legale per avvicinare i neo-imprenditori e gli investitori della Fondazione che ha tra i partner il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria guidato da Silvio Ontario e il presidente dei Giovani di Confindustria Catania Antonio Perdichizzi, associazioni come ItaliaCamp e StartupCiTy, e il Fondo Ingenium.

«Il sistema economico e produttivo è in una fase di profondo cambiamento, quest'ultimo è strutturale e non legato unicamente alla crisi – spiega Elita Schillaci - una prima emergenza è la necessità di modificare alla radice il nostro modello produttivo. Da crisi finanziaria, distante e per tecnici, questa è diventata crisi economica, sociale e istituzionale. È entrata nelle nostre famiglie, ha toccato i nostri figli, ha chiuso le nostre aziende, ha ridotto la nostra capacità di spesa, ha trasformato l'eccellenza in eccedenza, ha aumentato il conflitto sociale. Oggi la crisi sta dimostrando l'insostenibilità dei modelli economici dominanti, dell'eccesso di consumismo, di assetti fondati prevalentemente sul pubblico».

La risposta a questi fenomeni è una vivace attività di stimolo alla creazione d'impresa che parte proprio dal basso: la Fondazione, in quest'ottica, vuol diventare uno strumento innovativo per collegare tutte le realtà che creano questo fermento. «La scommessa – continua la Schillaci, che è già riuscita a coinvolgere diversi imprenditori in questo progetto - è quella di far diventare la Sicilia una startup island che possa offrire opportunità ed essere attrattiva per l'intera area euro-mediterranea. Non ci serve un ponte di ferro e cemento, ma un ponte digitale, culturale, che leghi la nostra isola al resto del mondo. Un ponte su cui transitino informazioni, idee, opportunità. Questa è la strada e ci dobbiamo credere».

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