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Questo articolo è stato pubblicato il 09 maggio 2013 alle ore 11:00.

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Con il 32% del Pil assicurato dal settore industriale e un Pil che nel 2012 è cresciuto del 2,5% il Sudafrica ha risposto alla crescente domanda energetica con diversi progetti per attrarre investitori ed imprese straniere e per diminuire la dipendenza dal carbone. Un ruolo di leadership è rivestito da Eskom, impresa a capitale pubblico che produce circa il 95% dell'energia elettrica e ne cura la distribuzione.

La produzione privata di energia "verde", da fonti rinnovabili (tra cui energia eolica, fotovoltaica, delle biomasse e del biogas) è incoraggiata in Sudafrica mediante il programma Renewable Energy Independent Power Producer Procurement Programme (Reipppp), basato, nel 2009 sulla previsione di Renewable Energy Feed-In Tariffs (Refit), tariffe incentivanti che sarebbero spettate agli assegnatari di "contratti di acquisto di elettricità" (Power Purchase Agreement) da concludersi con Eskom e di durata ventennale.
Le Refit, tuttavia, sono state abbandonate dal Governo nel 2011, e oggi il Reipppp è un programma che si svolge su base di gara in 5 distinti round di offerte per la realizzazione di centrali elettriche alimentate con fonti di energia rinnovabili (soprattutto eolico, fotovoltaico e solare termico) e che prevede il raggiungimento dell'obiettivo di produzione di 3.625 megawatt (più 100 megawatt dedicati a progetti minori) da parte di Independent Power Producers, di cui 1.850 megawatt saranno allocati ai produttori di energia eolica, 1.450 megawatt ai produttori di energia solare fotovoltaica, e 200 megawatt ai produttori di energia solare termica.

L'iter di gara è complesso, coinvolge diversi enti pubblici e privati e passa attraverso la selezione dei bidders, l'assegnazione delle generation licenses da parte della Authority di regolazione (Nersa), la successiva firma dei contratti di acquisto di elettricità e degli accordi con Eskom, fino ai protocolli di chiusura.
All'esito dei primi due round di offerte sono stati allocati, rispettivamente, circa 1.415 megawatt ripartiti su 28 offerte e circa 1.044 megawatt ripartiti su 19 offerte. Rimangono, quindi, tuttora allocabili circa 1.166 megawatt, di cui circa 799 megawatt per il settore dell'energia eolica, e circa 256 megawatt per il fotovoltaico. La data per la presentazione delle offerte per il terzo round è stata posticipata, dal Department of Energy sudafricano, al 19 agosto 2013.
Va ricordato che le imprese italiane interessate a investire nel settore delle energie rinnovabili in Sudafrica devono dimostrare il possesso di una serie di requisiti, tra cui quelli previsti dai programmi Black Economic Empowerment (Bee), che attribuisce maggiore punteggio in base al grado di coinvogimento e integrazione di lavoratori o managers di colore sui progetti da sviluppare in base a sette parametri: partecipazione al capitale sociale dell'impresa; creazione di posti di lavoro; partecipazione al management delle società; reimpiego degli utili in altre società "Bee compliant"; valore economico creato in termini di forniture locali, tasse pagate; formazione del capitale umano integrazione della comunità locale.
Rödl & Partner

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