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Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2013 alle ore 20:22.

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L'acqua? Un bene dal costo decisamente variabile a seconda dei territori in cui si abita. Nel 2012 una famiglia che consuma 100 metri cubi ha pagato 332 euro a Terni, appena 58 euro a Milano e 46 euro a Isernia. Nello stesso anno, una famiglia che consuma 200 metri cubi d'acqua ha speso 541 euro a Firenze, Pistoia e Prato e 93 euro a Milano. Il capoluogo lombardo risulta dunque tra le città meno care d'Italia, mentre i Comuni toscani (compresi Arezzo, Grosseto, Siena e Livorno) dominano la classifica delle città più care con consumi pari a 200 metri cubi.

La conferma che arriva dall'11esima indagine nazionale sulle tariffe 2012 del servizio idrico integrato realizzata da Federconsumatori-Creef, presentata a Firenze, è la forbice dei prezzi dell'acqua sul territorio. Unita all'aumento dei costi: la spesa-media per consumi pari a 200 metri cubi è salita dai 283 euro del 2011 ai 305 euro del 2012, con un aumento del 7,8%; prendendo in considerazione consumi di 100 metri cubi, l'aumento si ferma al +6% (da 138 a 147 euro).

L'indagine Federconsumatori arriva alla vigilia dell'entrata in funzione del nuovo metodo tariffario per il servizio idrico integrato realizzato dall'Authority e applicabile nella fase transitoria. "A due anni dall'esito del referendum popolare che ci ha consegnato una crescente sensibilità collettiva sul tema dell'acqua – dice Giuseppe Minigrilli, presidente di Federconsumatori Toscana – si risponde alla scelta di cancellare la remunerazione del capitale dalla tariffa (7%) con un riconoscimento dei costi finanziari (il full cost recovery) fino al 6,4%. E così i cittadini, che si aspettano una riduzione tariffaria, vedranno invece crescere ancora le proprie bollette".

La bolletta più elevata (per consumi di 200 metri cubi) è nel centro Italia, dove l'acqua costa in media 2,12 euro a metro cubo (424,44 euro l'anno), seguito dal nordest (1,69 euro al mc), dal nord ovest (1,28) e dal sud-isole (1,59). La media italiana è 1,62 euro al mc. A livello regionale, la bolletta media più alta (calcolata come media aritmetica delle bollette delle città capoluogo di provincia) spetta alla Toscana, con 505,96 euro l'anno (per consumi di 200 metri cubi) e 2,53 euro al metro cubo, seguita dalle Marche (443,39 euro) e dall'Emilia Romagna (417,95). Al totale della bolletta concorrono cinque diverse componenti: la quota fissa (mediamente rappresenta il 7%); il servizio acquedotto (53%); il servizio fognatura (13%); il servizio depurazione (27%); l'Iva.

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