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Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2013 alle ore 06:47.

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Meridiani e paralleli non sono vincoli. E i fusi orari non sono un problema. Per Getra, gruppo industriale leader in Europa nel settore dei trasformatori elettrici, la chiave del successo è la forte inclinazione internazionale, che si traduce in una organizzazione strutturata per servire le aree in sviluppo del mondo. A Marcianise (Caserta), sede dello stabilimento di Getra Power, l'ultima produzione pronta per i collaudi, tra i più impegnativi nel campo dell'elettrotecnica, parla svedese. È un autotrasformatore commissionato dalla utility che gestisce la rete di trasmissione e distribuzione scandinava. La grande unità verrà installata infatti a nord della Svezia, non molto distante dal confine finlandese e avrà il compito di interconnettere la rete di distribuzione (a 152 kV) con quella di trasmissione (a 410 kV). Una unità tecnologicamente complessa, in grado di sviluppare una potenza passante di 500 megawatt, che ha richiesto un impegno progettuale e produttivo rilevante, possibile grazie all'elevato know how di cui dispone il Gruppo, frutto della intensa attività di ricerca e sviluppo perseguita dall'azienda nel corso degli anni.
In assetto di servizio, l'autotrasformatore ha un ingombro di circa 14 metri di lunghezza, circa 9 metri e mezzo di altezza, 6 e mezzo di larghezza. «Complessivamente – dice Massimiliano Rizzo, direttore dello stabilimento Getra Power - parliamo di 320 tonnellate, un peso e una dimensione che lascia intendere quanto possa essere complicata la movimentazione di una unità di tale grandezza». Un problema che in Getra sono abituati a gestire. In questi casi i trasformatori vengono smontati completamente, allo scopo di rientrare nei limiti di sagoma stradale e di peso imposto dal percorso scelto, studiando una percorrenza mista in assetto di trasporto, fatta di tratti stradali, ferroviari e marittimi.
In azienda non si nasconde una viva soddisfazione. Tradotto il risultato conseguito in una metafora calcistica, la consegna di una simile apparecchiatura in un paese del Nord Europa, equivale a segnare un goal in trasferta, al novantesimo minuto, in una partita valida per le finali di Champions League. E non basta. Nello stesso stabilimento è in costruzione un'altra grande unità da 400 megawatt, che verrà realizzata in soli quattro mesi – un tempo eccezionale per tale tipo di produzione – allo scopo di ripristinare l'esercizio di una centrale elettrica andata fuori servizio. Destinazione: Marocco.
Sfide diverse, ma egualmente impegnative, in due aree opposte del quadrante euro-mediterraneo. La prima giocata sul versante della competizione basata sul perseguimento dell'ottimo tecnologico; la seconda che, grazie al profilo di flessibilità produttiva ed efficienza organizzativa del Gruppo, si esprime nella capacità di soddisfare commesse importanti tenendo conto della variabile tempo, con consegne effettuate nell'arco di pochissimi mesi.
Cinque società e 2 stabilimenti di produzione (300 dipendenti in Italia, un indotto di pari entità), Getra è un gruppo che fa della ricerca applicata alla efficienza energetica la chiave del suo gradiente competitivo. «Il modello che siamo impegnati a costruire – afferma Benedikt Schmitz, responsabile marketing e internazionalizzazione – è quello tipico della multinazionale smart, sufficientemente flessibile per essere un passo avanti in termini di concorrenza, e al tempo stesso ben strutturata all'estero. E quest'anno – aggiunge il manager, non senza un pizzico di legittimo orgoglio aziendale – festeggeremo la produzione del millesimo trasformatore di grande potenza in sessant'anni di attività industriale». Le tre branch all'estero (Marocco, Emirati Arabi, Cina) e una società del Gruppo (Getra Service) specializzata in attività di commissioning e global service per clienti world wide - anche in aree molto critiche, con un impegno medio di circa 200 unità nei cantieri all'estero) - sono i presupposti che consentono al gruppo il risultato di sviluppare all'estero il 70 per cento circa del fatturato annuo. «Getra ha affrontato la sfida dell'internazionalizzazione – spiega il presidente Marco Zigon - accrescendo la proiezione commerciale verso aree in rapido sviluppo e la capacità di misurarsi su mercati fortemente competitivi, con una struttura efficiente ma snella, tipica della media azienda dinamica». I principali mercati che conoscono il made in Getra, oltre all'Europa, sono in Area Mena, Africa subsahariana, Golfo Persico, Far East.
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