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Questo articolo è stato pubblicato il 17 maggio 2013 alle ore 16:33.

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Il Grande Gatsby (Epa)Il Grande Gatsby (Epa)

Al momento del lancio, l'obiettivo dichiarato dall'industria di settore era «formare» nuovi spettatori che, attratti da prezzo e campagna di marketing, potessero recuperare un rapporto di consuetudine con il grande schermo. Innescare un processo lungo per centrare un risultato ambizioso.

A giudicare da com'è andata la prima edizione, ci sono tutte le premesse per guardare al futuro con maggiore fiducia: la Festa del Cinema, in virtù della quale dal 9 al 16 maggio gli spettatori hanno pagato 3 euro per le proiezioni 2D e 5 per quelle 3D, è stata contrassegnata da numeri importanti. L'evento, voluto da Anec, Anem e Anica e organizzato da Qmi, rispetto alla settimana precedente ha visto le presenze crescere del 66%, passando da 1,351 milioni a 2,242 milioni. Gli incassi sono diminuiti del 9,7%, com'era ovvio che fosse dati i ticket scontanti. Bene il confronto anche rispetto allo stesso periodo del 2012: i biglietti venduti sono aumentati del 48 per cento. I partner dell'iniziativa hanno offerto un contributo complessivo di circa cinque milioni, investiti su un piano di visibilità.

Soddisfatta l'industria di settore
Molto soddisfatto dei risultati Lionello Cerri, presidente dell'Anec, associazione nazionale esercenti cinema: «Questa festa è stata un crescendo. Abbiamo iniziato il primo giorno con un incremento di presenze del 40%, rispetto al giovedì precedente, e concluso ieri con un +114 per cento. Evidentemente ha funzionato il passaparola, ma anche l'impegno degli esercenti che hanno promosso la manifestazione, organizzando molte iniziative per coinvolgere il pubblico, a conferma dell'importante ruolo delle sale come luogo di incontro e di socializzazione». L'aumento considerevole è «un segnale importante – secondo il presidente dell'Anica Riccardo Tozzi – perché sta a significare che il pubblico del cinema può diventare molto più ampio, se stimolato con le giuste leve. Incoraggiante anche il comportamento, durante la festa, dei film italiani, che quest'estate saranno presenti sugli schermi con titoli importanti».

Il bis a novembre
Analisi positiva pure da parte di Carlo Bernaschi, presidente dell'Anem, associazione nazionale esercenti multiplex: «La festa è stata un successo – dice - e questo risultato ci convince ulteriormente dell'opportunità di ripeterla nuovamente, già nel corso di quest'anno. Il periodo in cui riproporla dovrebbe essere novembre, a stagione già avviata e con uscite di film forti, così da promuovere con ancora più efficacia il cinema in sala». Richard Borg, presidente dei distributori dell'Anica, aggiunge: «Ragioneremo sui dati di questa festa per migliorare l'offerta di cinema durante tutto l'anno. L'evento ci ha dato anche la possibilità di capire meglio quali sono i veri desideri del pubblico e rifletteremo approfonditamente su come andarvi incontro».

Il trend da invertire
Per il settore non è certo un momento facilissimo: l'anno scorso, secondo le rilevazioni Cinetel, gli spettatori sono calati del 9,9% e gli incassi del 7,9 per cento. Colpa di una quanto mai generalizzata crisi dei consumi, perché quando in famiglia si hanno pochi soldi a disposizione, le prime spese a saltare sono quelle per il tempo libero. Colpa della pirateria che in Italia muove 700 milioni, più di quanto in un anno i botteghini riescano a mettere in cassa. Ma iniziative come la Festa del Cinema, organizzata sul modello della «Fête du Cinéma» che in Francia si celebra da ormai 28 anni, hanno proprio l'ambizione di invertire il trend.

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