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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2013 alle ore 06:46.

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TORINO
Al via il 13 giugno la Conferenza dei servizi per l'approvazione del progetto definitivo della Torino-Lione, entro fine maggio l'elenco degli interventi da finanziare con i primi dieci milioni delle compensazioni: questi i prossimi passaggi dell'Alta velocità Torino Lione annunciati dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi che ieri ha visitato il cantiere di Chiomonte. «La Tav – ha ribadito Lupi alla fine della seconda riunione della task force – non è un'opera che interessa solo la Valsusa, ma è essenziale per l'Europa e per l'Italia. La mia presenza nel cantiere è la testimonianza ai 120 operai del cantiere e alle forze dell'ordine della vicinanza dello Stato».
Il Cipe convocato il 30 maggio prossimo avrà tra le misure urgenti la rimodulazione dei primi 10 milioni – sul totale di 136 - nel triennio 2013-2015 ed entro quella data comuni interessati e Provincia di Torino presenteranno la lista degli nterventi urgenti per la riqualificazione del territorio. In parallelo, la procedura per concedere la proroga del patto di stabilità per le amministrazioni toccate da tratte trasnazionali. Infine, il disegno di legge di ratifica del trattato internazionale Italia Francia sulla Torino-Lione: «Stiamo raccogliendo gli ultimi pareri, entro i prossimi due Consigli dei ministri lo presenteremo».
Il piano complessivo di rilancio della Valle avrà come schema il progetto Susa Smart Valley e dovrebbe focalizzarsi, come sottolineato dal presidente del Piemonte Roberto Cota, sul riconoscimento della zona franca in Valle. «Esiste già una proposta di legge – ha detto Cota riferendosi al testo presentato dal senatore Esposito del Pd - ma l'idea è di lavorare a un testo condiviso da istituzioni locali e parlamentari piemontesi».
Intanto, ieri Legambiente e Pro Natura hanno annunciato un esposto alle Procure di Torino e di Roma sul cantiere di Chiomonte di cui chiedono l'immediata sospensione dei lavori. «La situazione non è differente dalla Thyssen di Torino: la mancanza di cautele antinfortunistiche, come la barriera paramassi, costituisce un atto criminale». La denuncia si basa sulla rilevazione di una frana attiva che incombe sull'area e sulla mancata realizzazione di una barriera paramassi. «Nessun pericolo – ha risposto Ltf, società responsabile del cantiere – per lavoratori e forze dell'ordine: il rischio idrogeologico è valutato costantemente»
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