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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2013 alle ore 08:28.

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MILANO
Non ci sono ritardi macroscopici o inadempimenti sostanziali, da parte di Ilva, nel percorso di adempimento delle prescrizioni Aia. Lo conferma il verbale del gruppo ispettivo (formato da personale di Ispra e di Arpa Puglia) che dal 28 al 30 maggio ha visitato lo stabilimento di Taranto per accertare lo stato di attuazione degli interventi previsti dal decreto.
Nel dettaglio, gli ispettori hanno visitato l'acciaieria 2 e i relativi sistemi torcia, i parchi minerali, l'area cokeria (solo l'area di gestione dei materiali polverulenti LVC2) e l'area altoforno 2 (limitatamente all'edificio stock house con relativo impianto di depolverazione). Per quanto riguarda, per sempio, la realizzazione della nuova rete idranti per la bagnatura dei cumuli, il gruppo ispettivo «ha preso visione diretta del funzionamento della rete idranti asservita ai parchi 4, 5 e 6», mentre altri interventi saranno completati entro il 20 giugno, segnala Ilva, a causa di alcuni incidenti che hanno rallentato l'esecuzione delle opere. Sempre nel corso del sopralluogo è stato possibile, da parte del gruppo ispettivo, osservare le operazioni provvisorie di bagnatura dei cumuli, tramite autobotte e idrante, per il parco 3. Durante la visita sul campo gli ispettori hanno anche «preso visione del funzionamento dei fog cannon dei parchi primari», funzionali alla nebulizzazione di acqua, necessari per ridurre le particelle di polveri sospese generate dalle emissioni diffuse derivanti da manipolazione e stoccaggio dei materiali.
I ritardi maggiori rispetto al cronogramma riguardano soprattutto gli interventi sugli altoforni 1 e 2, imputabili, secondo Ilva, ai tempi connessi allo svolgimento delle gare di acquisto degli impianti di condensazione dei vapori e di depolverazione del campo di colata (sono coinvolte Paul Wurth e Anmar) e dello stock house (l'indagine di mercato riguarda Ekoplant, Siemens e Paul Wurth)». Gli ispettori hanno chiesto di acquisire copia di queste richieste d'acquisto. Ilva ha in programma di rimettere in marcia l'Afo1 entro giugno dell'anno prossimo, mentre, per quanto riguarda l'Afo 2, l'azienda dichiara che «ad oggi – si legge nel verbale di Ispra – sono state avviate le attività di cantiere quali la predisposizione dello stesso e l'avvio dell'approvvigionamento dei materiali per la chiusura del fabbricato».
Le prescrizioni dell'Aia pervedono anche la fermata delle batterie 5-6, «svuotate in data 8 dicembre», mentre le batterie 3-4, spiegano i tecnici di Ispra e di Arpa Puglia «sono state svuotate entro il 29 gennaio». Ilva ha inoltre fornito «ulteriori chiarimenti per il rifacimento dei refrattari» e dichiara che «attualmente non è in funzione alcun forno delle batterie 9-10».
Nell'area trattamento coke per il fabbricato LVC2, Ilva prevede infine l'ultimazione degli interventi entro settembre, inoltre per la chiusura dell'edificio stock house dell'altoforno 2 viene conferma il completamento entro luglio, così come da cronoprogramma.
matteo.meneghello@ilsole24ore.com
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