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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2013 alle ore 06:44.

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Fioccano gli accordi con la Cina e partono le missioni con intenti conoscitivi dei prodotti, delle aziende e dei territori. L'ultimo accordo (in dirittura d'arrivo) però coinvolge l'altra Cina, Taiwan. Un mercato da 23 milioni di abitanti.
«L'accordo è praticamente pronto – spiega Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini, l'associazione dei produttori di vini, liquori e aceti – e contiamo di svilupparlo entro il prossimo novembre. Questo è un segnale importante perché dimostra la sensibilità delle istituzioni ad andare incontro alle imprese per coordinare eventi educativi e promozionali».
I contraenti della partnership sono il ministero dello sviluppo economico, Federvini, Unione italiana vini ed Enoteca di Siena (per la realizzazione).
«L'accordo con Taiwan – aggiunge Vallarino Gancia – è figlio di un altro realizzato in Cina e che ha coinvolto le imprese in un progetto di incoming, educazione al consumatore e agli importatori per la promozione dell'eccellenza italiana attraverso i suoi prodotti: vino e territorio».
Il tour cinese è partito da Pechino e si è concluso nell'ultima settimana di maggio: nove importatori di vino hanno visitato cantine e luoghi di produzione, toccando i santuari dell'eccellenza enologica: Sicilia, Puglia e Piemonte. In aprile invece 14 giornalisti cinesi avevano girato in lungo e in largo il Belpaese tra cantine e caseifici fino ad approdare a Vinitaly.
«Con Taiwan – spiega Vallarino Gancia – lo svolgimento del programma seguirà lo schema cinese, partendo ovviamente da Taipei. Lungo l'itinerario si toccheranno molti luoghi dell'eccellenza italiana con possibilità educative mentre per le aziende si apriranno grandi spazi promozionali».
Ma quanto vale Taiwan? L'anno scorso l'export di vino è stato di 1,43 milioni di ettolitri, in calo rispetto agli 1,5 milioni dell'anno prima ma il valore è cresciuto del 12% a 6,55 milioni.
L'export di spumanti invece è aumentato sia in quantità che a valore, rispettivamente +13% e +18,6% a 1,1 milioni. «Taiwan – conclude Vallarino Gancia – è un mercato interessante e in crescita. Certo i numeri sono ancora limitati, specie se si pensa a quelli della Cina, ma è potenzialmente un'area di sviluppo».
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