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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2013 alle ore 06:45.

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Il 2012 è stato importantissimo per Safilo, perché è stato l'anno della resilienza: nel novembre 2011 il gruppo Armani aveva annunciato di non voler rinnovare, dopo otto anni di partnership, la licenza per montature da sole e da vista a marchio Giorgio Armani, Emporio Armani e A/X Armani Exchange. Nel 2010 il fatturato riconducibile alle licenze – passate a Luxottica – era stato di 165 milioni di euro e per i primi nove mesi del 2011 di circa 125 milioni. Nel giorno stesso dell'annuncio, Safilo aveva spiegato che «alla luce del mancato rinnovo e sulla base dell'attuale portafoglio di licenze, gli obiettivi economico-finanziari di medio termine, comunicati il 29 settembre 2011, avrebbero subito delle variazioni: la riduzione dei ricavi potrebbe essere di 150-200 milioni, mentre l'ebitda potrà attestarsi al 13,5% anziché al 15%». Il 2012 e il 2013 sono stati quindi gli anni del "contrattacco": l'amministratore delegato Roberto Vedovotto si è concentrato sia sullo sviluppo dei marchi propri, Polaroid in primis, sia sull'ulteriore miglioramento della logistica, della distribuzione e dei processi produttivi, sia sull'acquisizione di nuove licenze. Il 21 maggio è stato annunciato l'accordo con Essilor, leader mondiale nel settore delle lenti oftalmiche, un accordo decennale per il design, la produzione e la distribuzione mondiale di lenti polarizzate a marchio Polaroid, che saranno disponibili per qualsiasi tipo di montatura. «Da 160 anni Essilor fa dell'innovazione di prodotto la propria filosofia di business – ha commentato Vedovotto –. Questo progetto è un'opportunità straordinaria per Polaroid di confermarsi marchio di riferimento nella protezione della vista, estendendo la propria credibilità alla correzione». Nel primo trimestre 2013 è stato proprio il marchio Polaroid – insieme alla crescita del business organico – a compensare l'uscita dei marchi Armani. I ricavi sono cresciuti del 2,9% a 297 milioni e sono migliorati tutti gli indici di redditività: l'ebitda è stato di 32,3 milioni (+7,5% sul primo trimestre 2012) e l'utile operativo ha raggiunto i 23,1 milioni (+12,1%). Buone notizie anche sul fronte dell'indebitamento, passato da 243,2 milioni a 220,4 (-9,4%). Su questo fronte significativo l'annuncio fatto da Moody's lo scorso 24 maggio: la società ha alzato il rating sul debito a lungo termine di Safilo (Corporate family rating) e il Probability of default rating (Pdr) da B3 a B2. Moody's ha inoltre indicato per Safilo un outlook positivo sull'intero 2013. Oltre a Polaroid, Safilo possiede Carrera, Smith Optics e Oxydo e ha un portafoglio di licenze con i marchi della moda e del lusso molto ricco, che comprende, tra gli altri, Boss, Boss Orange, Bottega Veneta, Céline, Dior, Fossil, Gucci, Hugo, Jimmy Choo, Marc Jacobs, Marc by Marc Jacobs, Max Mara, Max&Co., Saint Laurent e Tommy Hilfiger. Nel 2012 il fatturato è cresciuto del 6,7%, superando per il secondo esercizio il miliardo (1.175,3 milioni per l'esattezza), l'ebitda è stato di 122,6 milioni e l'utile operativo di 86,2 milioni.
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