Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 07 giugno 2013 alle ore 11:00.

My24

Manodopera di alta qualità, vantaggi logistici, clima generale favorevole al business. Sono questi - uniti alla vicinanza linguistica e culturale - gli elementi sui quali le imprese italiane possono contare se decidono di investire in Messico. «C'è un grande potenziale ancora da sviluppare tra i nostri Paesi», dice l'ambasciatore messicano a Roma, Miguel Ruiz-Cabanas Izquierdo. L'occasione è la presentazione, ieri a Milano, del volume "Presenza e sviluppo delle imprese italiane in Messico", realizzato da PricewaterhouseCoopers in collaborazione con l'ambasciata italiana a Città del Messico, l'Ice, la Camera di Commercio italiana in Messico.

«Siamo un'economia in crescita e una piattaforma per esportare nei mercati globali. C'è grande complementarietà tra Messico e Italia, tra la tecnologia italiana e la qualità del lavoro messicano», aggiunge l'ambasciatore rivolgendosi a una platea di imprenditori che stanno valutando con attenzione le opportunità offerte dall'America Latina e dallo sbocco verso gli Usa.
L'apertura del Messico è fatta di accordi di libero scambio con 44 Paesi, la nuova fase di crescita economica si basa sull'automotive, sull'industria aerospaziale, sui macchinari, sulla produzione di mobili ed elettrodomestici, sull'edilizia, sulle telecomunicazioni, sull'energia e sull'alimentare. Oltre che sulle grandi prospettive di un Paese con 116 milioni di abitanti dei quali la metà ha meno di 30 anni.
«In Messico ci sono già 1.400 imprese italiane: 180 hanno stabilimenti produttivi nel Paese, 200 hanno solo uffici e le altre hanno effettuato investimenti indiretti con partner locali. Ma c'è molto da fare, in molti campi di attività», dice Luca Torosani di PwC Messico che invita le imprese italiane a muoversi utilizzando l'esperienza di chi ha già avviato un'attività in Messico.

«In Messico si guida la Fiat 500 e in Italia si mangia la pasta fatta con grano messicano», dice Oscar Camacho Ortega, direttore in Italia di Promexico, un'agenzia del governo messicano specializzata nel creare relazioni con le imprese estere. Oltre ai legami costruiti nel tempo tra i due Paesi, Camacho Ortega sottolinea due aspetti fondamentali dello scenario economico messicano. La vicinanza agli Usa: «Per portare un bene negli Stati Uniti dal Messico bastano tre giorni, dall'Italia - dice - ne servono 24, dal Giappone 17». E il know-how acquisito nelle produzioni avanzate: «Il Messico è già il primo fornitore di dispositivi medici dell'Unione europea, il primo esportatore di tv a schermo piatto del mondo, il sesto fornitore della Ue nel settore dell'aerospaziale. Oltre a essere l'ottavo produttore e il quarto esportatore di automobili nuove nel mondo».
Poi la parola passa alle storie di successo delle imprese: Elica, Bonatti, Calzedonia, Comau, Enel green Power. Diverse tra loro ma concordi nel ribadire il potenziale economico del Messico. (L.V.)

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi