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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2013 alle ore 11:00.

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L'ingresso della Croazia nella Ue dal prossimo 1° luglio avrà un impatto significativo sulla fiscalità. Per quanto riguarda la fiscalità diretta, sarà possibile beneficiare, per esempio, dell'applicazione delle direttive comunitarie in materia di dividendi, interessi, royalties, risparmio e fusioni.
Per quanto riguarda l'Iva, avverrà una vera e propria trasformazione, in quanto tutte le operazioni attualmente realizzate tra società croate e la Ue non saranno più considerate come transazioni di import/export, ma cessioni/acquisti intracomunitari.

Questo importante cambiamento relativo all'Iva impone, sia agli operatori Ue che operano in Croazia sia alle imprese croate, di armonizzare le loro operazioni, i sistemi di organizzazione, finanza, contabilità e It con la nuova legge sull'Iva. Da considerare inoltre anche i requisiti per la registrazione Iva delle imprese Ue in Croazia considerando le loro attività di business.
Molti operatori stanno affrontando in questi giorni questioni come registrazione ai fini Iva, numero di partita Iva, requisiti di fatturazione e di conformità Iva. Tutte le aziende croate registrate ai fini dell'Iva in Croazia rimarranno registrate anche dopo il 1° luglio 2013. Alle aziende che effettuano transazioni con soggetti esteri sarà automaticamente assegnato il nuovo numero di partita Iva, che sarà inserito nel sistema Vies. Tutte le altre società dovranno richiedere un nuovo numero di partita Iva. Tuttavia, un nuovo numero di partita Iva non potrà essere ottenuto fintanto che la nuove norme non saranno pubblicate (ad oggi è disponibile un progetto di Legge, in discussione al Parlamento e in attesa di essere approvato e pubblicato).

Per registrarsi ai fini Iva in Croazia, le società estere dovranno avviare una procedura di registrazione Iva, come già previsto in base alle disposizioni attuali. Tale procedura richiede oggi la nomina di un rappresentante fiscale. Con la nuova legge Iva, per le imprese della Ue, sarà possibile registrarsi senza rappresentante fiscale. Tale obbligo rimarrà solo per le società non residenti nella Ue. Dunque, avviando oggi la procedura di registrazione Iva in base alla legge esistente, è probabile che sarà richiesto di ripeterla una volta entrata in vigore la nuova legge Iva.
Le nuove disposizioni relative alla fatturazione faciliteranno l'attuale modo di condurre le transazioni in Croazia. L'autofatturazione e la fatturazione elettronica consentiranno una significativa riduzione dei costi di gestione.

La nuova legge Iva comporterà alcuni aggravi amministrativi in relazione a nuovi obblighi di informazione e di reportistica, come per esempio, per Intrastat, elenchi riepilogativi e dichiarazione Iva.
L'Italia, da anni, è uno dei principali partner, sia in termini di import che di export, della Croazia ed è tra i primi dieci Paesi per investimenti effettuati in territorio croato. L'entrata della Croazia nella Ue sarà sicuramente una importante occasione per attrarre ulteriormente gli investitori nel Paese.
*Tax Partner PwC
**Tax Senior Manager PwC

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