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Questo articolo è stato pubblicato il 18 giugno 2013 alle ore 06:49.

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CESENA
«Siamo il primo distretto dell'ortofrutta in Italia e non poteva che nascere qui la prima piattaforma logistica del fresco per la filiera agroalimentare. Noi come amministrazione locale abbiamo fatto la nostra parte mettendo insieme, attorno allo stesso tavolo, gli imprenditori del settore. Ora spetta a loro dare gambe al progetto. Questo è solo il punto di partenza». L'assessore a Mobilità e trasporti del Comune di Cesena, Maura Miserocchi, ha chiuso ieri con queste parole la presentazione ufficiale del progetto pilota di una piattaforma del fresco per l'ortofrutta, che dopo vent'anni di parole sta iniziando concretamente a prendere forma alle porte di Cesena, a Pievesestina, dove E45 e A14 si intersecano, a pochi chilometri dallo snodo intermodale (per ora inutilizzato) di Villa Selva e a 40 km dal porto di Ravenna, un crocevia che la futura E55 renderà ancora più strategicoper la commercializzazione tra nord e sud Europa.
È vitale la piattaforma per un distretto che movimenta ogni anno 400mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli, ma dove non esiste una logistica integrata e il trasporto – solo su gomma, causa i tempi strettissimi di consegna del fresco – è parcellizzato e disorganizzato, con camion che viaggiano carichi solo per il 70 per cento. A dare un'accelerazione al progetto è stata da un lato la crisi, che ha imposto alle imprese l'obiettivo di aggregarsi per ottimizzare i costi, dall'altro il finanziamento dello studio di fattibilità (con 100mila euro) da parte del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che ha inserito l'hub cesenate nel Piano nazionale della logistica. «Un'esperienza pilota attorno alla filiera del fresco, che deve diventare un modello replicabile in altri distretti del Paese», spiega l'ex presidente della Consulta nazionale dell'autotrasporto e della logistica, Bartolomeo Giachino, tra i fautori del progetto, ricordando i 40 miliardi l'anno di costi che il sistema Paese sostiene per le inefficienze della logistica merci.
Ottimizzare i carichi grazie alla cabina di regia cesenate permetterà di ridurre i costi di trasporto di almeno un 20%, di migliorare tempi, volumi di consegna e bacini serviti, con risparmi annui stimabili in almeno 12 milioni di euro per il distretto romagnolo. E ci sono le coop leader della filiera, come Apofruit, dietro alla cordata capitanata da Cpr Servizi (logistica), che pochi giorni fa si è aggiudicata per 1,46 milioni di euro l'area (27mila mq edificabili al 60%) dove sorgerà la piattaforma del fresco, con tempi e investimenti ora in via di definizione.
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IN CIFRE
1,5 miliardi
Il business del distretto
I 45mila ettari del polo romagnolo dell'ortofrutta producono 800mila tonnellate l'anno di vegetali e danno lavoro a 15mila addetti. Qui hanno sede aziende leader come Orogel, Apofruit, Agrintesa
23mila
I visitatori di Macfrut
Il distretto cesenate è anche sede della prima Fiera internazionale della filiera ortofrutticola, Macfrut. Dal 25 al 27 settembre prossimi focus su Cina, Brasile e bacino mediterraneo per un evento che l'anno scorso ha richiamato 23mila visitatori professionali da 102 Paesi, con 80 delegazioni estere

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