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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2013 alle ore 06:49.

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MILANO
Telecom Italia dà una sferzata al suo programma di sviluppo nell'ultrabroadband e lancia a partire da oggi la sua offerta in fibra in altre 22 città. Che si aggiungono a Roma, Torino e Milano portando a 25 le città già raggiunte dal servizio. «Di questi tempi infrastrutturare e mettere a disposizione la connettività di banda ultralarga non è così scontato. In un mercato come questo abbiamo fatto un atto anche un po' coraggioso per far partire i piani di commercializzazione», spiega al Sole 24 Ore, Luca Rossetto, direttore Consumer di Telecom Italia.
L'obiettivo di Telecom è arrivare a 125 città entro il 2015, per una copertura di quasi 8 milioni di unità immobiliari, per un bacino di circa il 35% della popolazione telefonica di rete fissa. Quella messa in campo dall'operatore è un'offerta che copre città da Nord a Sud. Nell'elenco ci sono Monza, Bergamo, Brescia, Como, Varese, Venezia, Verona, Vicenza, Padova, Bologna, Reggio Emilia, Genova, Firenze, Pisa, Prato, Ancona, Bari, Taranto, Palermo, Brindisi e Catanzaro. Lavori avanzati per la posa della fibra ci sono poi in altri otto centri: Trieste, Treviso, Udine, Forlì, Pescara, Livorno, Perugia e Catania. Tutte città collegate con l'architettura FttCab (Fiber to the Cabinet) in tecnologia Vdsl2, ossia una rete mista rame-fibra: rame da casa dell'utente fino all'armadietto stradale e fibra dal cabinet alla centrale.
Una tecnologia, quest'ultima, che permette una velocità di 30 Megabit al secondo (in download) che non è quella dell'architettura Ftth (Fiber to the home), con fibra fino a casa del cliente, che per i suoi costi maggiori oltre che per le difficoltà non trascurabili a "entrare" nei condomini ha perso appeal presso gli operatori che devono investire in questo periodo di magra.
A Milano, tuttavia, Telecom ha a disposizione anche la tecnologia Ftth, che si distingue per per una velocità di 100 Megabit al secondo in download e 10 in upload. La nuova rete con fibra fino a casa del cliente si affianca a quella FttCab, raggiungendo inizialmente circa 455mila unità abitative. L'obiettivo è l'estensione a fino a 564mila abitazioni entro il 2015.
Per quanto riguarda i prezzi, le soluzioni vengono proposte a partire da 40 euro al mese. Certo, sembra lecito chiedersi se in una congiuntura come l'attuale abbia senso partire con offerte dai canoni mensili non trascurabili cercando di rosicchiare clienti in città anche servite da altri operatori (Vodafone e Wind a Milano e Fastweb anche in altre città). «È chiaro: ci stiamo mettendo a vendere un servizio – replica Rossetto – in un panorama complesso. Nel quale però pensiamo di poter dire la nostra in virtù dell'alta qualità del servizio offerto, e non solo della politica di prezzo. Da tempo infatti stiamo assistendo al rientro della clientela fra le nostre fila. Qualcosa vorrà pur dire».
Di certo la mossa di Telecom Italia accende una partita di grande rilievo per gli operatori che su fibra e mobile di quarta (se non quinta) generazione (l'Lte) si giocano molto del proprio futuro. Per quanto riguarda la fibra, tradizionalmente il principale player è stato Fastweb, partito nel 2000. Il piano Ngan della controllata italiana di Swisscom prevede di raggiungere 5,5 milioni di famiglie entro 2014, dagli attuali 2 milioni collegati in Ftth attraverso la rete storica (Milano, Torino, Genova, Bologna, Bari e Napoli). A marzo altre sei città (Brescia, Livorno, Monza, Pisa e Varese) si sono aggiunte (in FttCab) al bouquet.
Vodafone Italia, dal canto suo, ha lanciato il suo primo servizio in fibra ottica a Milano, lo scorso aprile, in virtù di un accordo con Metroweb. A oggi ci sono 40mila unità abitative connesse con la fibra che arriva direttamente nelle case dei clienti (Ftth). La copertura complessiva della città è prevista per il 2015.
E sperimentazioni sono state avviate a Roma con la tecnologia Fttc. Anche Wind sta vendendo in Ftth solo a Milano, grazie all'accordo con Metroweb. Il progetto si estenderà progressivamente ad altre 30 città, dove è stata già pianificata la realizzazione dell'infrastruttura. Ad esempio a Genova è già stata acquisita la rete di Sasternet e altre se ne dovrebbero aggiungere a Torino, Brescia, Bergamo e Bologna.
@An_Bion
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