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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2013 alle ore 08:21.

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ROMA
Enel cede la centrale elettrica di Marcinelle, in Belgio, a Gazprom. Ieri, nel corso del Forum economico di San Pietroburgo, il numero uno del gruppo, Fulvio Conti, e l'ad del colosso energetico, Alexey Miller, hanno firmato una lettera d'intenti non vincolante per vendere ai russi il 100% di Marcinelle Energie – che ha in pancia l'impianto a gas a ciclo combinato da 420 megawatt – per 227 milioni di euro. La lettera di ieri apre quindi la strada a un accordo definitivo che i due gruppi, dopo aver affinato i dettagli dell'intesa, puntano a chiudere entro la fine di settembre. Per il closing sarà ovviamente necessario il disco verde dei board delle due società e il via liberà delle autorità competenti in materia di antitrust.
Con il tassello messo nero su bianco a San Pietroburgo, l'Enel procede sulla strada fissata nel piano industriale presentato a marzo: 6 miliardi di cessioni da completare entro il 2014 per provare ad aggredire la montagna del debito che grava sulla società italiana (42,9 miliardi di esposizione netta a fine 2012) e tentare di riportarlo sotto la soglia dei 37 miliardi di euro da qui al 2017. «Il Belgio è un mercato interessante – ha spiegato Conti in una intervista televisiva a margine del Forum – ma, dopo l'uscita dal progetto nucleare di Flamanville, nel nord della Francia, non ha più il peso strategico di un tempo. Con la cessione abbiamo soddisfatto l'interesse di Gazprom di espandersi nel mercato europeo». E che l'impianto di Marcinelle fosse al centro dei desiderata di Miller lo si era intuito già un anno fa. Quando, proprio dal Forum di San Pietroburgo, il ceo di Gazprom aveva anticipato l'interesse del gruppo per una centrale europea dell'italiana Enel, Marcinelle appunto. In effetti per il colosso russo, che punta a rafforzare la sua presenza negli impianti di produzione del Vecchio Continente, dove assicura un quarto del fabbisogno di gas, il passo di ieri non è affatto marginale.
L'Enel era entrata nel capitale di Marcinelle Energie nel giugno 2008, attraverso la controllata olandese Enel Investment Holding, acquisendo dai belgi di Duferco Diversification l'80%, con un esborso di 32 milioni di euro, e accollandosi i 290 milioni di euro necessari per costruire l'impianto entrato in esercizio il 1° aprile dello scorso anno. Poi, a dicembre, la società italiana aveva completato l'acquisizione rilevando anche il restante 20% (36,2 milioni la spesa) dopo l'esercizio della put option da parte dei belgi. I piani del gruppo, con l'uscita dal nucleare, sono però cambiati e, nel bilancio 2012, Marcinelle Energie era stata oggetto di una revisione «con l'adeguamento al loro valore di realizzo per 145 milioni tenuto conto dello stato delle trattative in corso per la loro cessione». Già nei conti del 2011, poi, si era proceduto a un azzeramento dell'avviamento attribuito all'impianto per 26 milioni di euro «sulla base di un possibile decremento delle prospettive di redditività del business operato».
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