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Questo articolo è stato pubblicato il 23 giugno 2013 alle ore 08:40.

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CONCORDIA SUL SECCHIA (MO)
Occhi e orecchie americani, messicani, argentini, cubani, polacchi ieri a Concordia sulla Secchia – pieno cratere sismico modenese – hanno avuto la dimostrazione che esiste ancora un'Italia orgogliosa, proattiva, attraente, che né il terremoto né la crisi economica hanno scalfito. Lo raccontano i numeri e le testimonianze che la multiutility cooperativa Cpl Concordia ha condiviso ieri in occasione dell'assemblea generale con un migliaio di persone arrivate da tutto il mondo. Riunite sotto un tendone del circo Orfei, che ricorda le tensostrutture sotto cui hanno lavorato per mesi centinaia di imprese emiliane terremotate, diventato però ieri luogo di festa. «Avremmo potuto forse realizzare un 10% di fatturato in più senza il sisma di un anno fa – annuncia il presidente Roberto Casari, alla guida della multinazionale che si occupa di energia, servizi tecnologici, facility managment – ma chiudiamo il bilancio 2012 con ricavi in crescita del 6% a 411,4 milioni e un utile netto di 8,6 milioni. E abbiamo aumentato del 3% gli addetti l'anno scorso (sono 1.700 nel gruppo, ndr) e assunto altre 40 persone nei primi cinque mesi di quest'anno. Tutto questo – sottolinea Casari – nonostante i 19 milioni di danni dal sisma, di cui 3,2 già spesati in bilancio, e nonostante i 40 milioni di crediti scaduti che la Pa non onora, sebbene ci sia un decreto ad hoc, quello del 1° agosto 2012, per imporre pagamenti entro 60 giorni alle aziende terremotate».
Cpl Concordia non solo «è ripartita, ma non si è mai fermata come tutte le imprese e i lavoratori di questa terra», sono le parole del presidente del Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna, Palma Costi, che invita il sistema Paese a «imparare un po' di più da questa regione e da questa esperienza del sisma».
«Siamo un'industria a pieno titolo, con una logica improntata all'equità nella distribuzione della ricchezza, non la ruota di scorta del mercato o dei servizi pubblici. Anche nel sisma abbiamo dimostrato capacità di reazione: le coop terremotate sono tornate già alla quasi normalità», afferma Giuliano Poletti, presidente nella neonata Alleanza delle cooperative italiane. È sull'«alleanza del buon senso e della responsabilità per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva» dimostrata dall'Emilia terremotata che si sofferma l'assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli, ieri a Concordia per festeggiare un'azienda che alla faccia del sisma ha 60 milioni in più di fatturato nel budget 2013 e l'obiettivo di quadruplicare l'export in 4 anni. «Ho già inaugurato una decina di imprese colpite dal sisma ripartite più belle, più energetiche e con più occupati di prima, è questo il messaggio che dobbiamo dare».
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