Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2013 alle ore 06:49.

My24


MILANO.
Con l'adesione della Repubblica del Congo, Togo e Zimbawe, sono arrivati a 56 i Paesi partecipanti ad Expo 2015 che, selezionati attraverso rigorose e precise linee guida di partecipazione, avranno la possibilità di esprimere il proprio know how all'interno dei cluster, le aree espositive dedicate ai temi dell'agricoltura, della nutrizione, del benessere e degli Ogm.
La filosofia pragmatica dei cluster, pur presentando elementi di continuità con i distretti industriali su cui si è fondata la struttura tradizionale dell'economia italiana, è anche portatrice di un forte mutamento rispetto alle passate edizioni dei Padiglioni: va oltre il classico raggruppamento secondo cui i Paesi stanno insieme per area geografica o per nazione. Il comune denominatore dei cluster, invece, è la condivisione dei metodi di produzione, di promozione e distribuzione dello stesso prodotto alimentare. In questo modo l'obiettivo è la condivisione delle stesse tematiche attraverso il dialogo fra culture e tradizioni anche lontane.
Expo 2015 prevede nove Cluster; sei sono dedicati alle filiere alimentari: caffè, riso, cacao, spezie, frutta e legumi, cereali e tuberi; e, tre ai temi dell'identità: bio-Mediterraneo; agricoltura e nutrizione nelle zone aride; isole, mare e cibo.
È già partito un tour di cinque tappe nelle città di: Palermo, Milano, Cesena, Pavia e Trieste. A Palermo, il Cluster si è ispirato all'immagine della città mediterranea a cui hanno partecipato: Albania, Algeria, Croazia, Egitto, Grecia, Libano, Malta, Sovrano Ordine di Malta, Montenegro, Tunisia, Serbia, Macedonia e Libia. "The white dream", il modo in cui viene chiamato "Il Mare Nostrum" da alcune popolazioni della sponda, è il titolo del cluster che sintetizza la multiculturalità nel crocevia del Mediterraneo e che ha ispirato il tema "vita da strada" con spettacoli, eventi e mercato.
I cluster dei cereali e dei tuberi e il Cluster del cacao, intitolati "The valley" e "Unfolding flavour", oraganizzati a Milano, hanno avuto come protagonisti produttori provenienti dalla: Bolivia, Cameroon, Costa d'Avorio, Gabon, Ghana, Haiti, Iraq, Mozambico, Repubblica del Congo, Sao Tomè e Principe, Togo, Zimbabwe. Per il general manager "participants division" di Expo 2015 Spa, Stefano Gatti, si tratta di una «grande forma di collaborazione rivolta a quei paesi che non possiedono la capacità finanziaria ed economica per poter amministrare un padiglione tematico per tutti i sei mesi di durata dell'Expo 2015».
"Coffe in the forest" è il Cluster previsto nella città di Trieste che mette insieme tutti quei Paesi che tradizionalmente basano la propria economia sulla coltivazione del caffè, dal Brasile al Costa Rica; a Pavia, invece, sarà inaugurato il Cluster del riso e a Cesena gli altri due: il cluster delle spezie e quello della frutta e dei legumi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi