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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2013 alle ore 06:49.
ROMA
Da ieri ha fatto il suo ingresso ufficiale sulla scena l'associazione "Confindustria Radio Tv". A crearla Rai, Mediaset, Sky, La7, Telecom Italia Media e la Frt - Federazione Radio Televisioni (in rappresentanza delle imprese televisive locali e radiofoniche).
Si tratta di un nuovo soggetto che, per la prima volta, riunisce insieme tutte le principali aziende radiotelevisive italiane: dal servizio pubblico agli operatori privati nazionali, alle piccole e medie imprese operanti sul territorio.
Al centro dell'operato della neonata associazione, si legge nella nota che ha accompagnato il lancio dell'iniziativa, c'è la volontà di raggiungere «un approccio di sistema che consenta di affrontare congiuntamente, anche al livello di proposte e di interlocuzione normativa e regolamentare, tutte le tematiche del settore a partire dal ruolo svolto dai broadcasters e dall'evoluzione dell'offerta audiovisiva nell'era Internet». Il tutto «in un mercato che deve garantire competizione leale e concorrenza corretta tra tutti gli operatori». Punto questo sul quale ci sarà da lavorare fra gli operatori stessi che in qualche caso si trovano gli uni contro gli altri impegnati in alcuni contenziosi.
Tra gli impegni prioritari anche la necessità di «affrontare la connessa questione del diritto d'autore». Tema anch'esso spinoso con l'ingresso sulla scena degli "Over The Top". Subito dopo la pausa estiva si terrà la prima Assemblea generale, con la designazione dei nuovi organi statutari. Soddisfazione dal fronte sindacale con Massimo Cestaro (Slc Cgil), che ha parlato di «fatto di grande rilievo nel settore».
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