Dasit salva Carlo Erba Reagenti

CORNAREDO (MILANO)
Un salvataggio che porta in dote un brand di prestigio internazionale e un passepartout per i mercati esteri. È quello che sta portando a termine in questi giorni la holding milanese di strumenti e diagnostica medicale Dasit Group, che ha rilevato dalla procedura concorsuale il ramo d'azienda Carlo Erba Reagenti. Marchio storico della chimica italiana e leader nel Sud Europa nei reagenti di laboratorio, che lo scorso novembre – dopo la gestione fallimentare dei fondi di private equity – ha portato i libri in tribunale aprendo una delle prime procedure di concordato in continuità del Paese.
«È un progetto molto ambizioso e ci stiamo lavorando a testa bassa da sei mesi, affinché si possa al più presto cominciare a risalire la china sul mercato nazionale, pesantemente compromesso, e riavviare lo sviluppo internazionale. Puntando a creare sinergie tra le competenze del gruppo e il know-how di Carlo Erba Reagenti e integrando le attività commerciali in Italia. Stimiamo un potenziale economico di 60 milioni di euro per la nuova realtà industriale», prevede Lorenzo Fracassi, consigliere delegato di Dasit Group, 300 dipendenti e 85 milioni di fatturato 2012 tra diagnostica in vitro e scienze per la vita, con una quota export ferma però ancora a una decina di milioni e la spada di damocle della sanità pubblica (che vale i due terzi del business) a oscurare le prospettive in patria.
Proprio in virtù della notorietà globale del brand creato nel 1853 dal farmacista Carlo Erba, a cambiare nome – in Carlo Erba Reagents Srl – sarà la divisione Dasit Sciences della holding di Cornaredo che il prossimo lunedì 8 luglio perfezionerà l'acquisizione. Un'operazione da 4,5 milioni di euro, tra debiti e riserve coperti dalla famiglia Fracassi, con cui rileverà due stabilimenti in Francia e tre strutture commerciali tra Francia, Spagna e Italia, salvando 151 addetti.
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60 milioni Il business potenziale Tra la divisione Dasit Sciences e l'acquisita Carlo Erba Reagenti