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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2013 alle ore 06:51.

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di Federico Rendina Ecco a voi, imprese italiane, il Paradosso di Zenone dell'elettricità nostrana: più i risparmi offerti dalla competizione e dal mercato si avvicinano, più i prezzi invece si allontanano. Si gonfiano di vita propria. Si librano su qualcosa di nuovo, di supplementare. Nel caso specifico: degli oneri di sistema, delle voci collaterali, delle mille addizionali che ora il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato promette di attenuare con provvedimenti che il resto del Governo e il Parlamento stanno minuziosamente smontando.
Questione nota, con denunce ripetute. L'ultima, circostanziata, viene dalla Confcommercio. Perché dopo l'ultimo aggiornamento dei parametri tariffari operato dall'Autorità per l'energia (che non può arginare più di tanto il trasferimento in bolletta dei fardelli determinati da altri) per il terzo trimestre dell'anno l'Indice Costo Elettricità Terziario (Icet) elaborato dall'associazione imprenditoriale sconta il decimo aumento consecutivo, con un +2,5% dei costi elettrici riferiti alle imprese associate (commercio, alberghi e pubblici esercizi), sovrapponibili a quelli della maggior parte delle piccole imprese italiane, che come noto rappresentano il tessuto portante della nostra economia.

Ciò avviene – avverte l'associazione – nonostante i prezzi della "materia prima elettricità" siano diminuiti dell'8,4% rispetto allo stesso periodo 2012, attestandosi ai livelli del primo trimestre 2010. Cosa succede? Succede che a proiettare all'insù i costi finali dell'elettricità sono gli oneri del dispacciamento, cresciuti – denuncia l'associazione – del 36% rispetto allo stesso periodo 2012, oltre alle componenti parafiscali, nel frattempo ritoccate (si fa per dire) del 18 per cento.

E così, per il terzo trimestre dell'anno, l'indice Icet (che più precisamente misura il trend dei prezzi riferiti ai contratti "di maggior tutela" retaggio delle vecchie tariffe amministrate per le piccole imprese che ancora non hanno deciso o non sono in grado di passare ai contratti sul mercato libero) continua a crescere.

Con un duro messaggio collaterale: la redistribuzione di oneri e onori fiscali e parafiscali del mercato elettrico è operazione oggettivamente impervia. Ma davvero urgente.

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