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Questo articolo è stato pubblicato il 18 luglio 2013 alle ore 08:59.

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L'Africa offre grandi opportunità, ma presenta ancora molti rischi. Molte imprese italiane vorrebbero cogliere queste opportunità e sfruttare il dinamismo del continente, ma non potrebbero avventurarsi senza una rete di protezione. Per sostenerle Sace, il gruppo assicurativo-finanziario italiano, ha appena annunciato una pipeline di 250 milioni di euro di nuovi progetti destinati a incoraggiare le esportazioni e gli investimenti in Africa.
«C'è una naturale convergenza tra quello che l'Italia ha da offrire e quello di cui l'Africa sub-sahariana ha bisogno per proseguire nel proprio cammino di sviluppo», spiega Riccardo Fanelli, responsabile dell'ufficio Sace di Johannesburg, che è anche il quartier generale per tutti i mercati dell'Africa sub-sahariana. «Le imprese africane - continua Fanelli - chiedono tecnologie affidabili, dai macchinari agli apparecchi elettrici, dalle infrastrutture ai materiali da costruzione: tutti settori in cui le Pmi italiane eccellono».

L'obiettivo di Sace, che è attiva nel settore crediti all'export, nell'assicurazione del credito, nella protezione degli investimenti, nel factoring e nella concessione di garanzie finanziarie, è «valorizzare questo potenziale, mettendo a disposizione degli operatori economici un'ampia gamma di servizi assicurativo-finanziari necessari per far crescere l'attività in sicurezza».
La gamma di interventi comprende tutti i settori-chiave per la crescita africana, dalle infrastrutture ai materiali da costruzione, dai macchinari per l'industria alle tecnologie per l'agri-business. Sace ha ad esempio assicurato per oltre un milione di euro la fornitura di un impianto per l'edilizia commissionato da un'impresa kenyota all'azienda trevigiana Comec-Binder, e per 2,2 milioni le furniture di beni per l'allestimento di due centri commerciali in Kenya commissionate da una società locale alla Pmi umbra Tatu.

Sace ha anche garantito due finanziamenti, per un totale di 300 milioni di euro, erogati da diverse banche a Eskom, l'ente sudafricano dell'energia, per coprire il pagamento di una parte del contratto firmato da Cmc e Impregilo con la società locale Mavundala per la realizzazione di lavori sotterranei per la centrale idroelettrica di Ingula.
Per rafforzare la propria capacità di intervento nell'Africa sub-sahariana Sace aveva stretto già nel 2009 un accordo di partnership e condivisione del rischio con Ati, l'agenzia africana per lo sviluppo economico. La cooperazione si è poi rafforzata negli ultimi anni con l'ingresso di Sace nel consiglio di amministrazione di Ati e con l'attivazione di un desk permanente Sace presso il quartier generale dell'agenzia africana a Nairobi.
N.D.I.

I NUOVI IMPEGNI

Infrastrutture
- Garantiti due finanziamenti per 300 milioni erogati da diverse banche a l'ente sudafricano dell'energia per il pagamento di una fornitura di Cmc e Impregilo

Materiali per costruzioni
- ssicurate per 2,2 milioni le forniture di beni per l'allestimento di due centri commerciali in Kenya da parte della Pmi umbra Tatu
- Assicurato per oltre un milione di euro la fornitura di un impianto commissionato da un'impresa kenyota all'azienda trevigiana Comec-Binder

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