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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2013 alle ore 06:52.

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MILANO
«Si tratta di un piano per l'Italia, e infatti gli investimenti si fanno a Treviglio». Lodovico Bussolati, amministratore delegato di Same Deutz-Fahr, prevede nel 2013 altre assunzioni nel sito produttivo bergamasco, in particolare nell'area ricerca e sviluppo. Attività che rappresenta uno dei perni della strategia del gruppo e che ora riceve carburante aggiuntivo da parte della Banca Europea per gli Investimenti (Bei), con l'erogazione di 50 milioni finalizzati a sostenere in parte il piano d'investimenti del produttore di macchinari agricoli.
Il finanziamento ha una durata di otto anni e andrà a sostenere le attività di ricerca e sviluppo del gruppo per il miglioramento e l'espansione della gamma trattori, lo sviluppo della nuova piattaforma di motori diesel e la creazione di una nuova cabina modulare. «Siamo soddisfatti – spiega Bussolati – che un'importante istituzione come la Bei ci sostenga: si tratta di un ente con griglie di autorizzazione rigide e complesse, ottenere un finanziamento da parte loro è un'ulteriore conferma della solidità del nostro piano di investimenti finalizzato allo sviluppo tecnologico».
Tra gli obiettivi principali del progetto l'innovazione dell'offerta prodotto e l'introduzione di tecnologie che favoriscano la riduzione delle emissioni di CO2 in linea con le normative in termini di emissioni e sicurezza ambientale. L'importo finanziato di 50 milioni andrà a coprire circa il 50% degli investimenti stimati in quest'area ed è parte di un più ampio piano di investimenti in ricerca e sviluppo da parte di Same Deutz-Fahr per 266 milioni, più del doppio rispetto a quanto realizzato nel quinquennio 2006-2010. «L'attività di ricerca – aggiunge Bussolati – è necessaria per sviluppare nuovi prodotti e allargare la gamma, interventi grazie ai quali pensiamo di poter migliorare ulteriormente i risultati nella seconda parte dell'anno».
Il primo semestre del 2013 si è chiuso per il gruppo con ricavi leggermente superiori rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, risultato di un trend divergente che vede l'area mediterranea e l'Italia ancora in frenata mentre per i paesi del centro-Nord e l'area extra-Ue i risultati sono ancora positivi. «L'allargamento della gamma dei nostri prodotti verso la fascia alta del mercato – spiega Bussolati – ci rende ottimisti sul miglioramento dei margini nei prossimi mesi. E sulla base di questo trend siamo impegnati a confermare e se possibile migliorare ancora il premio di risultato per i dipendenti».
Lo scorso anno il gruppo, che dispone di impianti produttivi anche in Germania, Croazia, India e Cina oltre a joint venture in Turchia e Russia e al controllo della francese Gregoire, leader mondiale delle vendemmiatrici, ha chiuso il bilancio d'esercizio con un fatturato di 1,187 miliardi, in crescita del 6,6% rispetto all'anno precedente mentre l'Ebitda è cresciuto di 0,6 punti rispetto al 2011, assestandosi all'8,4 per cento. In crescita anche l'Ebit, salito dal 5,6% al 6,1% dei ricavi del 2012. Sulla base di questi risultati ciascuno dei 1.300 addetti di Treviglio di Same-Deutz Fahr ha ottenuto un premio di risultato nell'ordine dei 4.600 euro, uno dei valori più alti tra le aziende italiane.
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